Ragazzi a scuola guida per imparare a tornare a casa da soli
Corsi di accompagnamento all’autonomia per i ragazzi delle medie che devono rientrare a casa da soli. La soluzione che mira all'autonomia

Un corso di formazione per imparare a muoversi da soli.
È questa la soluzione scelta dalla dirigente del comprensivo Vaccarossi di Cunardo Luisa Oprandi in merito alla questione dell’uscita da scuola dei ragazzi di terza media.
Dopo un periodo in emergenza in cui ha deciso di accompagnarli lei stessa alla fermata del bus, insieme ai sindaci dei comuni del comprensivo ha stabilito una linea operativa che va nel senso di un accompagnamento “formato” all’autonomia.
È lei stessa a spiegare come si procederà: « All’Istituto comprensivo di Cunardo, in attesa di soluzioni ex lege, abbiamo scelto questo progetto temporaneo per l’uscita degli alunni che
1) al termine delle lezioni si recano a prendere l’autobus di linea per raggiungere il comune di residenza
2) non hanno, per espressa dichiarazione della famiglia, possibilità di essere prelevati da un genitore o da persona delegata e tornano a casa a piedi
3) tornano a casa o da parenti nel comune di Cunardo o, per espressa volonta della famiglia, si fermano nelle immediate vicinanze della scuola a pranzare nei giorni di rientro pomeridiano
LUNEDÌ 6 novembre per questi alunni inizierà
1) al mattino corso di formazione su due turni con gli esperti di una scuola guida.
2) al pomeriggio percorsi guidati (uno per ciascun tragitto percorso dagli alunni interessati) da esperti di scuola guida, polizia locale di Cunardo e volontari della protezione civile di Ferrera
Una forma di “apprendimento in situazione ” per sviluppare competenze di educazione stradale.
3) sottoscrizione delle famiglie di un Patto di corresponsabilità con la scuola all’attivazione di un pedibus cooperativo/Peer to Peer.
4) attivazione del pedibus cooperativo/Peer to Peer, volto a responsabilizzare gli alunni secondo le metodologie dell’apprendimento cooperativo e tra pari…»
« Tutto questo – spiega la dirigente – perché, assieme al Collegio docenti e al Consiglio di istituto, crediamo nel valore dell’educazione.
Tutto questo perché rispettiamo i genitori che lavorano e non possono venire a scuola a prelevare figli.
Tutto questo perché non tutti hanno i nonni vicini….nonostante il monito ministeriale
Tutto questo perché assieme si fanno scelte per il bene di tutti.
Tutto questo perché ogni realtà scolastica è una specificità.
Tutto questo perché, in attesa delle richieste avanzate al Ministero anche con proposta di legge che modifichi quanto vigente, occorre continuare a credere in una scuola che formi liberi cittadini, attivi e responsabili..»
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