Oltre seicento iscritti alla corsa “Boia che trail!”. Anche dall’Australia

Ultimi ritocchi al percorso, sabato pomeriggio si corre. 325 le coppie in corsa, tra cui le fortissime gemelle Rapezzi da Valmadrera, gli ex vincitori Bollini e Vasi e quattro atlete venute dall'altra parte del mondo

Besnate generiche

«Con il temporale di stanotte sono caduti alcuni alberi e stiamo sistemando». Una vigilia ancora impegnativa per gli organizzatori del “Boia che trail“, la corsa podistica nella valle del Boia (sabato 1 settembre dalle 17.30) che rappresenta uno degli appuntamenti più curiosi e attesi per i podisti della provincia.

«È tutto il mese che lavoriamo perché la vegetazione cresce e nasconde i sentieri» spiega Marco Longhin, una delle “anime” di questa corsa che riunisce (dietro le quinte) un gruppo di appassionati, la Pro Loco di Besnate e i “borghi” del paese.

Come nelle precedenti edizioni, l’evento ha fatto sold out da tempo, «già un mesetto fa»: 325 i pettorali a disposizione, per la manifestazione che ha tra le sue particolarità quella di essere una gara di coppia. 325 pettorali, dunque 650 iscritti: «Vengono da Varese e dalle province vicine di Novara, Milano, Monza e Brianza, ma anche da Biella, qualcuno da Mantova» spiega ancora Longhin. E poi una sorpresa internazionale: «Ci saranno anche quattro atlete australiane master di ciclismo, che sono qui per Mondiale di Gran Fondo a Varese, ci hanno contattati e verranno a gareggiare». Tra gli iscritti anche alcuni nomi di spicco, come Giuseppe Bollini e Antonio Vasi (che hanno vinto lo scorso anno) e le gemelle Sara e Fabiana Rapezzi, campionesse italiane di Sky race a coppie, da Lecco.

La partenza della gara e della camminata sarà da piazza Mazzini, la piazza centrale di Besnate, che ospiterà anche arrivo e pasta party finale con musica dal vivo (in caso di pioggia: all’oratorio, poco distante). Una festa per oltre mille persone, con i coperti garantiti dall’impegno dei Borghi di Besnate, i comitati di quartiere del paese.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 31 Agosto 2018
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