Stabilità nel secondo trimestre, qualche nube all’orizzonte

Restano complessivamente stabili i livelli produttivi. Tengono gli ordinativi. Anche nei primi mesi dell’anno si riconferma la tendenza della provincia all’apertura internazionale: l’export sfiora i 2,8 miliardi di euro nel primo trimestre 2018

riccardo comerio

Dai risultati dell’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese relativa al secondo trimestre 2018, si evidenzia una stabilizzazione dei livelli produttivi e degli ordinativi complessivi. I dati sul commercio estero, relativi al primo trimestre del 2018, confermano l’apertura internazionale della provincia che registra un export di circa 2,8 miliardi di euro ed un saldo commerciale che sfiora gli 1,2 miliardi di euro. Ci sono tuttavia dei segnali che consigliano cautela nei mesi a venire. In prima battuta, i dati di cassa integrazione (soprattutto CIGS) vedono una variazione positiva, se misurata sul semestre. In secondo luogo, gli effetti di annuncio e l’inasprimento della politica commerciale statunitense non sono stati ancora registrati dai dati di export, che sono relativi solo al primo trimestre 2018. Ci sono dei tempi di trasmissione tecnici che potrebbero far registrare più in là un impatto sia diretto, sui settori esplicitamente interessati dai dazi, sia indiretto, sui settori collegati e l’indotto. A ciò si aggiungono le preoccupazioni legate ai trend in rialzo del prezzo del petrolio e più in generale delle materie prime e dei loro derivati.

Produzione
Sotto il profilo della produzione, nel secondo trimestre 2018, il 62,2% delle imprese intervistate ha dichiarato livelli produttivi in linea con quelli di inizio anno. Il 28,3% ha dichiarato invece un ulteriore aumento della produzione, mentre solo il 9,5% ha segnalato una riduzione. Questa dinamica porta ad un saldo complessivo nelle risposte delle imprese intervistate (calcolato come differenza tra le segnalazioni di aumento e di riduzione nei livelli produttivi) pari a +18,8. Il grado di utilizzo degli impianti è stato pari all’83,3%. Le previsioni per il terzo trimestre 2018, si confermano improntate alla stabilità, con qualche indicazione di possibile calo della produzione, legato anche a motivi stagionali: la maggior parte delle imprese analizzate (il 60,1%) si aspetta una stabilizzazione della produzione, a fronte del 19,5% che si attende una riduzione e del 20,4% che ha una visione positiva per il breve termine.

Ordini
La dinamica del portafoglio ordini mantiene un saldo nelle risposte ancora positivo (+16,4), che si rispecchia in tutti i settori oggetto d’indagine, sebbene con delle differenziazioni. Con riferimento agli ordinativi complessivi, il 50,6% delle imprese intervistate ha segnalato una stabilizzazione intorno ai livelli di inizio anno, il 32,9% una crescita, mentre il 16,5% una riduzione. Sul fronte degli ordinativi provenienti dall’estero, il 49,2% delle imprese intervistate segnala ordini in linea con il trimestre precedente, il 33,8% ha dichiarato livelli in aumento ed il restante 17% in diminuzione.

Mercato del lavoro
Nel secondo trimestre 2018 sono state autorizzate 710.912 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale che, sotto il profilo tendenziale (ovvero, confrontate con quelle autorizzate nel secondo trimestre 2017), risultano in riduzione del 41,4%. Anche sotto il profilo congiunturale (ovvero rispetto al primo trimestre 2018), le ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate nel II trimestre 2018 sono risultate in calo del 30,7%. Tali dati derivano in parte anche da motivi amministrativi (mancata convocazione delle commissioni INPS nel mese di aprile 2018). Complessivamente, nel periodo gennaio-giugno 2018, sono state autorizzate in totale, tra ordinaria, straordinaria e deroga, 3.617.566 ore di cassa integrazione nel comparto industriale, in aumento del 27,3% rispetto alle ore autorizzate nel primo semestre dello scorso anno. (Per maggiori dettagli leggi anche “Andamento Cassa Integrazione Guadagni”).

Mercati esteri
Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino relativi al primo trimestre 2018 rivelano che l’export ha registrato una considerevole crescita, arrivando a sfiorare i 2,8 miliardi di euro (+22,9%, rispetto al primo trimestre del 2017). Tale crescita è dovuta principalmente al settore aerospaziale, il cui export ha mostrato il maggiore incremento in valore tra i settori, recuperando così il calo del primo trimestre del 2017. Depurata “dall’effetto aerospazio”, nel primo trimestre 2018 la variazione tendenziale dell’export varesino risulta essere stata pari a +1,9%. Sul lato delle importazioni, Varese ha registrato una crescita del 7,6%, risultando pari a 1,6 miliardi di euro. Queste dinamiche hanno portato ad un saldo commerciale positivo (+1,2 miliardi di euro), ed in crescita rispetto al primo trimestre del 2017 (+52,7%). A livello di composizione settoriale, rispetto al I trimestre del 2017, tutti i principali settori dell’economia del varesotto hanno registrato un incremento delle esportazioni. Le vendite all’estero del metalmeccanico, entro cui si colloca il comparto aerospaziale, hanno mostrato la maggiore crescita, +35,5%. Riguardo i mercati di riferimento, sono in deciso aumento, rispetto al primo trimestre del 2017, le esportazioni verso l’UE28 (+29,2%), che si conferma primo bacino di destinazione dei prodotti varesini, l’Asia Centrale (+31,6%), gli altri paesi europei non UE (+24,3%), il Medio Oriente (+24,6%) e l’Oceania (che ha visto più che triplicare l’export). Tra i paesi, la Polonia ha guadagnato un primo posto nella classifica dei mercati di destinazione dei prodotti varesini, prendendo il posto della Germania. La Polonia ha registrato un tasso di crescita molto elevato, con un export quintuplicato, determinato in parte da alcune consegne legate al settore aerospaziale. Sebbene fuori dalla classifica delle prime dieci destinazioni, è considerevole anche l’export registrato verso l’Australia (triplicato) e la Russia (+62,1%). È tornato a crescere anche l’export verso l’Europa del Nord che aveva registrato una battuta d’arresto dovuta anche alle fluttuazioni del prezzo del petrolio: Svezia +16,8%, Norvegia +170,6%. (Per maggiori dettagli leggi anche “Commercio estero varesino”).

Il commento del Presidente Riccardo Comerio
Il Presidente dell’Unione Industriali di Varese, Riccardo Comerio, commenta i risultati congiunturali del II trimestre 2018: «Prosegue, anche nel secondo trimestre del 2018, la stabilizzazione dei livelli produttivi e degli ordinativi complessivi della nostra provincia, già registrata ad inizio anno. Tuttavia, nonostante qualcosa si sia mosso in questi ultimi mesi, non possiamo comunque ancora dirci né come territorio, né come singoli settori manifatturieri, definitivamente fuori pericolo. La prudenza ci impone di non analizzare i dati mese per mese, ma di avere una visione globale e strategica di lungo periodo. Per creare quelle necessarie sinergie in grado di permettere anche alle imprese ancora in difficoltà di poter essere trainate da chi, invece, riesce a crescere. Quella che caratterizza l’industria varesina è una fase di attendismo. Gli scenari internazionali sempre più complicati e l’insediamento di un nuovo Governo, di cui bisogna ancora capire l’impostazione di politica economica, richiedono prudenza nella programmazione degli investimenti. Non è il momento certo di fare il passo più lungo della gamba. Bisogna capire se i pronostici di un rallentamento dell’economia mondiale, in parte dovuti ad un nuovo protezionismo, si tradurranno in realtà e con quali numeri. Inoltre, guardando dentro i nostri confini, occorre capire quale saranno gli effetti degli ultimi provvedimenti dell’Esecutivo sul mercato del lavoro. Come sempre per comprendere l’orientamento del nuovo corso del governo, il banco di prova è la Legge di Stabilità. Lì capiremo veramente quali saranno le disposizioni che caratterizzano le politiche del prossimo futuro e se le esigenze delle imprese (che con tanta fatica stanno cercando di rialzare la testa dopo anni di crisi) saranno tenute in considerazione».

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Pubblicato il 03 Agosto 2018
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