A tre anni dall’autonomia l’Università dell’Insubria tira le somme
Il Comitato per la valutazione del sistemo universitario sta completando la sua visita all'Università dell'Insubria. Un'occasione per valutare il percorso realizzato dall'ateneo in questi tre anni
L’Università dell’Insubria da ieri sotto esame. Stanno completando la propria attività di analisi i componenti del Comitato per la valutazione del sistema universitario. Dopo la relazione del Rettore Renzo Dionigi, letta alla presenza delle massime cariche istituzionali ed economiche di Varese e Como, Giuseppe Catalano e Carlo Buonaura Calandra stanno visitando le strutture didattiche dell’Università dell’Insubria. Ben chiari l’intento e lo scopo di questa missione, sebbene dovuta. Una struttura universitaria, secondo Giuseppe Catalano, deve rispondere non solo alle legittime esigenze del territorio, ma deve esprimere un’attività di ricerca e didattica al massimo livello: il motivo della visita è proprio quello di verificare le potenzialità indicate al momento dell’atto di autonomia e le attitudini dell’ateneo insubre a questi parametri. Principali interlocutori dei commissari, in questi due giorni di analisi, sono gli studenti, vera forza motrice di qualsiasi istituzione universitaria. Nella relazione di presentazione, il rettore Dionigi ha snocciolato una serie di dati e cifre che ricostruiscono l’ossatura dell’ateneo dell’Insubria, costituito da 5 facoltà, 10 corsi di laurea, 10 corsi di diploma, 31 scuole di specializzazione (queste ultime tutte della facoltà di Medicina), ripartiti nelle due sedi di Varese e Como. In particolare : a Como vi sono la facoltà di Giurisprudenza e quella di Scienze con corsi di laurea in chimica, fisica, matematica, scienze ambientali e corsi di diploma in chimica con indirizzo tessile e in valutazione e controllo ambientale; a Varese la facoltà di Economia ha un corso di laurea in economia e un corso di diploma in economia e amministrazione delle imprese; la facoltà di Medicina ha il corso di laurea in medicina, i diplomi universitari per infermieri, fisioterapisti, ostetrici, tecnici sanitari di laboratorio, tecnici di radiologia, igienisti mentali e 31 scuole di specializzazione; la facoltà di Scienze ha i corsi di laurea in scienze biologiche, informatica (quest’ultimo anche per Como) e scienze naturali e corso di diploma in biologia (quest’ultimo con sede a Busto Arsizio). La presenza a Varese e a Como del Comitato per la valutazione del Sistema universitario rappresenta un riconoscimento del percorso che l’Università dell’Insubria ha realizzato fino ad oggi. A Varese e Como la situazione è più articolata che altrove e l’impegno degli attori locali è quindi più forte; la sperimentazione a rete su più sedi richiede strumenti e modalità organizzative ad hoc e quanto sta facendo l’Università dell’Insubria servirà anche ad altri contesti universitari. |
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