“Aspem è l’operazione più importante degli ultimi 40 anni”

Il sindaco e i rappresentanti politici che hanno approvato la privatizzazione spiegano le loro scelte

C’ è soddisfazione nella faccia del Sindaco Fumagalli. L’altra sera ha dovuto incassare un’altra defezione dal suo movimento, ma sono dettagli insignificanti rispetto al risultato raggiunto. Dalla sua ha anche la compattezza con cui ha reagito tutto il gruppo consigliare della Lega e il Presidente del Consiglio Maroni.
Il consiglio comunale ha detto si ai criteri con cui verrà scelto il socio tecnologico. Un si che di fatto allarga la maggioranza a Forza Italia. D’Audino si è affrettato a dire che non c’è nessun accordo politico, ma solo convergenza su Aspem. Ma tanto è, e per la Giunta Fumagalli ora basta. 
Quindi stamattina in pompa magna il Sindaco, l’assessore Lazzari, il direttore generale, il presidente di Aspem Malnati,  Pramaggiore  per il Cdu, Gelsomino per la Lista civica e D’Audino per Forza Italia hanno presentato alla stampa tutti i dettagli dell’operazione Aspem. Il capolista del Cdu si è detto soddisfatto perché "si sta lavorando bene, in modo collegiale e trasparente. Anche nel merito abbiamo preso delle giuste decisioni". Gelsomino ritiene che che queste "sono le scelte per far progredire Varese". Insomma, bene così e avanti tutta. Alfieri non ha sciolto la questione dei tempi, ma saranno brevi e quanto prima si pubblicherà il bando.

Il presidente dell’Aspem Malnati ha fatto un intervento di tipo tecnico ribadendo l’importanza di dar seguito al piano industriale dell’azienda.
Il Sindaco ha poi ringraziato i suoi interlocutori perché "in queste occasioni si vede chi, al di là delle ideologie, lavora per il bene della città dimostrando intelligenza politica e senso civico".
Ora resta da attendere il secondo passaggio in consiglio previsto per lunedì prossimo quando verrà approvato lo statuto corretto e rivisto. Due punti sono importanti. Il primo è che il socio che si aggiudicherà la gara non potrà alienare le proprie azioni per cinque anni. Il secondo è che il 9% delle azioni verranno ripartite sul territorio con prevalenza per quegli enti che già hanno un rapporto con Aspem. Lo statuto non permetterà loro di sedere in consiglio di amministrazione perché sarà formato da 5 a 9 membri e quindi anche se fosse un unico socio con tutto il 9% non potrà aver diritto al seggio. Lazzari ha fatto presente che il Comune di Varese  avrà una particolare attenzione nello scegliere i propri consiglieri, magari accettando candidature di altre amministrazioni.

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Pubblicato il 24 Gennaio 2001
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