“Montoli: fu una scelta sbagliata”

Caro direttore,
permettimi un piccolo sfogo personale e "a ritroso", alla notizia delle dimissioni del dottor Montoli.
Come esponente di quel che restava della Rete ho partecipato alle trattative nell’Ulivo che portarono alla scelta di Ermanno Montoli come candidato del Centro-sinistra. Fui l’ultimo (insieme naturalmente ai miei compagni di partito) a cedere alle pressioni (e all’arroganza) di chi (chissà perché e chissà per quali astuti calcoli) lo volle imporre ad ogni costo (tanto per non fare nomi: Ds, Socialisti, ma non bisogna scordare neppure il PRC). Devo ammettere che quel cedimento mi pesa ancora molto nel ricordo. La scelta della Rete (pace all’anima sua) allora fu dettata dalla volontà di non spaccare la coalizione del centrosinistra. Oggi, sono convinto che abbiamo sbagliato. E, ripeto, me ne pento. Ma quello che mi chiedo è questo: che pensano, in cuor loro, tutti coloro che, guidando partiti ben più "potenti" della Rete, vollero (ripeto, con arroganza e qualche scorrettezza: annunciare ai giornali decisioni non ancora collegialmente assunte, per esempio) quella scelta? Sono sempre convinti di essere insuperabili strateghi della politica?

Con stima
Massimo Tafi

PS:  la scelta di un altro candidato non avrebbe cambiato le sorti né di quella tornata elettorale, né del futuro del centrosinistra a Varese. Ma la dignità, quella sì, la si sarebbe potuta preservare. E sia chiaro, il problema non sono le dimissioni di oggi che meritano il massimo rispetto.