Rolandi nuovo assessore all’agricoltura della Comunità Montana

L’opposizione non partecipa alla votazione per un presunto vizio di legittimità sulla variazione al programma Opere Pubbliche. Rifiuti, rotonda di Ferrera e nomina di un nuovo assessore gli altri temi più dibattuti.

E’ Pierino Rolandi, sindaco di Azzio, il nuovo assessore all’agricoltura e foreste della Comunità montana della Valcuvia.

La decisione, portata a conoscenza dell’Assemblea comunitaria, è stata data nel corso della serata di lunedì 22 gennaio dal presidente Andrea Savini.

Si sono così sciolti i dubbi sul nome del nuovo assessore a seguito della rinuncia a ricoprire l’incarico da parte del precedente membro del direttivo, il signor Bonomi.

Forse uno dei pochi momenti di distensione, questo, che ha interrotto una dialettica molto accesa tra maggioranza e minoranza che si è fatta opposizione dura quando la discussione è giunta al terzo punto dell’ordine del giorno: la variazione al programma delle Opere Pubbliche per l’inserimento nello stesso dell’importo di 233 milioni provenienti dai fondi BIM e rivolti alla realizzazione del collettore di fondo valle da Rancio Valcuvia al depuratore Valmartina; critici nei confronti della maggioranza circa la liceità formale dell’atto, hanno rinunciato a deliberare i componenti del Gruppo prealpino, degli indipendenti e dell’area dell’Ulivo.

Nel corso della serata è stato altresì approvato all’unanimità il protocollo d’intesa fra la Provincia di Varese, la Comunità Montana Valganna-Valmarchirolo, quella della Valcuvia e il comune di Ferrera per l’oramai famosa e attesa "rotonda di Ferrera", che una volta realizzata metterebbe in sicurezza il pericoloso incrocio che interseca la S.P. 30 con la S.S.394 "della Valcuvia".

Un ampio dibattito tra Marzaro, sindaco di Cittiglio, e Cellina, l’assessore all’Ecologia della Comunità Montana si è avuto in merito all’approvazione del regolamento che andrà a disciplinare il servizio di raccolta differenziata tra i comuni che vi hanno aderito.

I dubbi sollevati da Marzaro erano rivolti a testare l’effettivo funzionamento della raccolta domiciliare dei rifiuti ingombranti a fronte della futura impossibilità da parte dei cittadini di poter conferire presso le campane per plastica o altri materiali i relativi rifiuti, col rischio che questi possano inevitabilmente finire nel sacco nero (divenuto "viola" da una ventina di giorni a questa parte). La risposta di Cellina, rivolta all’apertura verso le possibili variazioni del regolamento dovute ad un primo periodo di prova del servizio hanno concluso il dibattito, resosi in ultima battuta più aspro tra un botta e risposta del consigliere Ballardin (area Ulivo) e Besozzi (Lega) circa le diverse finalità del dibattito in aula sulle questioni poste all’ordine del giorno.

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Pubblicato il 23 Gennaio 2001
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