Inceneritore, non c’è niente da festeggiare

I comitati invitano alla prudenza e a non smobilitare

La Regione aggiorna la Legge 21 ? La Provincia spegne l’inceneritore ?
Aspettiamo a festeggiare. Ci sono alcuni segnali positivi, ma permangono ancora situazioni indecifrabili ed impegni certi non si sono ancora visti.
1. Ricordiamo la vicenda della passata legislatura regionale a proposito della revisione della 21 : la prima bozza di legge era pronta a giugno 1998. La legislatura si è chiusa ad aprile 2000 senza che neanche venisse portata in discussione in Commissione Ambiente. La prudenza è d’obbligo. Dalla Regione ci aspettiamo impegni precisi su tempi, iter ed indirizzi.
2. Dalla Provincia è giunta la decisione di “non decidere” in attesa della Regione. E’ ragionevole domandarsi : che tempi di attesa si è data ? Che cosa farà nel frattempo per affrontare il problema dei rifiuti ? E’ troppo forte il sospetto di un rinvio preelettorale. Sarebbe una scelta di comodo per sottrarsi alle valutazioni dei cittadini, secondo il discutibile principio che sotto elezioni non si parla di argomenti importanti e/o imbarazzanti.

Non ignoriamo che questo mezzo passo in avanti (la sospensione) è il frutto di una mobilitazione straordinaria e, per molti, inaspettata. Due manifestazioni, quasi venti incontri pubblici, oltre 14.000 firme raccolte testimoniano l’estensione e la profondità dell’interesse e della partecipazione popolare.
Ricordiamo che solo due mesi fa, nell’ultima sessione della Commissione Ambiente provinciale, la maggioranza pareva decisa a procedere a tappe forzate. Eppure anche in quella sede i Consiglieri regionali presenti e lo stesso Presidente Fontana avevano rassicurato sull’intenzione di procedere alla revisione della 21.
Lo stop, non ancora un ripensamento di fondo, le è stato evidentemente imposto dalla forza e dal consenso dei nostri argomenti. Ma guardiamo ai fatti di oggi.
La maggioranza in Provincia non ha aperto ancora alcun dialogo con i cittadini : nelle rare dichiarazioni vengono ostentatamente ignorate le vere ragioni alla base della protesta. Dopo la convention di mercoledì sera sarà difficile far finta di non sapere perché Comitati e Associazioni hanno presentato il loro documento di proposta (scaricabile dal sito www.venegono.it/comitatirifuti).
Sulla questione si sono espressi ed attivati interi settori della società e della politica. Una vivacità ed una maturità ben dimostrate dalla serata di mercoledì : molti interventi, analisi articolate da angolazioni diverse, partecipazione impensabile.
Diverso il comportamento delle istituzioni : di Regione e Provincia si è detto, il Comune di Varese ha addirittura contraddetto se stesso, bocciando una mozione che riprendeva le stesse posizioni di una delibera votata all’unanimità dallo stesso Consiglio solo un anno prima!

Dalla Regione ci attendiamo atti precisi, impegni formali che finora non si sono visti : quando sarà pronta una bozza delle legge di revisione della 21, quale iter e quali tempi di discussione e decisione seguirà. Finora abbiamo ascoltato prese di posizione di singoli Consiglieri, dichiarazioni generiche e comunque non nella sede istituzionale propria (la Giunta o il Consiglio Regionale).
Per questo non brindiamo, ma richiamiamo le istituzioni alla loro responsabilità.
Lo abbiamo fatto con gli argomenti e le proposte, lo faremo con gli strumenti che abbiamo usato fino ad oggi : la mobilitazione ed la pressione per richiedere a Regione e Provincia di esprimere impegni precisi e vincolanti davanti ai cittadini.

Voglio anche ribadire che il nostro impegno non si esaurisce affatto nello stop all’inceneritore.
Nella convention di Varese i rappresentanti dei Comitati di Gorla e Borsano hanno ricordato il degrado che la discarica e l’inceneritore hanno portato nel loro territorio.
Martina e Crippa hanno ricordato la “spada di Damocle” di Malpensa con il suo possibile, devastante impatto anche sui rifiuti.
Dobbiamo veramente, come hanno sottolineato molti, fare la “rivoluzione verde”.
Ci sono scadenze in vista : presto sarà attivo l’impianto di compostaggio di Gemonio, cui seguiranno, speriamo a breve, quelli in itinere di Ferrera e Cassano Magnago.
Occorre una mobilitazione straordinaria dei Comuni, particolarmente quelli del Nord, coordinati dalla Provincia, per organizzare la raccolta dell’umido e sottrarre dai rifiuti la quota più consistente e più pericolosa per la discarica e l’inceneritore.
C’è poi la proposta del Forum, che abbiamo lanciato mercoledì a Varese : sensibilizzare e responsabilizzare le rappresentanze istituzionali e sociali (il sindacato, le imprese industriali e commerciali, gli agricoltori) per definire obiettivi comuni ed impegni concordati di riduzione e riciclo dei rifiuti.

Su questi tre fronti, comportamenti responsabili delle istituzioni Regione e Provincia, raccolta dell’umido, Forum, si gioca la vera partita.
Fatte queste cose festeggeremo.

Fulvio Fagiani
Coordinamento varesino per la gestione dei rifiuti.

Mauro Cereda
Coordinamento Comitati spontanei contro l’inceneritore

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Febbraio 2001
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