Al via il piano di recupero per il monastero di Cairate

Santa Maria Assunta tornerà presto all'antico splendore. 50 milioni dalla Provincia di Varese per interventi urgenti alla chiesa delle Monache

Approvato dalla Giunta di Villa Recalcatiil bando per la progettazione degli interventi di restauro.

Dopo la sigla della convenzione tra la Provincia di Varese e il Comune di Cairate, il piano di recupero del monastero benedettino di S. Maria Assunta, di Cairate, sta per entrare nella fase operativa.

Quest’oggi la Giunta provinciale ha approvato il bando – capitolato d’oneri – predisposto dall’assessorato al Territorio, Beni artistici e Architettonici della Provincia, per la progettazione degli interventi di ristrutturazione, conservazione e restauro del bene monumentale, che appartiene in parte alla Provincia di Varese e in parte al Comune di Cairate. Il bando sarà pubblicato e a disposizione degli interessati.

La Giunta di Villa Recalcati ha anche stanziato una somma di 50 milioni per finanziare interventi urgenti alla chiesa interna delle Monache, attualmente oggetto di restauro.L’assessore provinciale ai Beni Artistici e Architettonici Floriana Delmirani precisa che <<I lavori in corso hanno messo in luce il progressivo degrado della volta affrescata, dovuto anche a recenti infiltrazioni d’acqua. Il denaro servirà a recuperare la volta e le sue decorazioni>>.

Inoltre l’assessore provinciale ai Beni Artistici e Architettonici Floriana Delmirani sottolinea: << Come stabilito l’intervento globale sarà effettuato in lotti. Entro tre mesi la Provincia di Varese sarà in grado di affidare l’incarico e avviare la fase procedurale. I lavori saranno eseguiti secondo una scala di priorità già definita: rifacimento delle coperture, messa in sicurezza dei tetti e interventi sulle strutture portanti collegate. Successivamente si procederà al restauro dell’ala nord del monastero, che è rimasta di proprietà del Comune di Cairate. Ci auguriamo, quindi, che con il completo recupero dell’edificio, e la sua destinazione artistico-culturale, il complesso monumentale di Cairate torni a costituire una tappa fondamentale del turismo culturale del Varesotto>>.

I dettagli del piano di recupero architettonico e funzionale del monastero, sulla base degli indirizzi progettuali di massima contenuti negli studi di fattibilità – già compiuti dalla Provincia di Varese e approvati dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali di Milano -, sono contenuti nella convenzione deliberata lo scorso febbraio nei rispettivi Consigli Provinciale e Comunale. Nel documento il Comune di Cairate ha ceduto alla Provincia di Varese il chiostro e il rustico a ovest, in cambio la Provincia si è impegnata a ristrutturare il rustico a nord e il resto del complesso garantendo la fruibilità da parte del pubblico e l’utilizzo legato all’arte, alla cultura e al tempo libero.

I costi del recupero totale del monastero sono stati stimati in 10 miliardi (escluse le spese per impianti e arredi). A parziale finanziamento dei lavori, il ministero per i Beni Culturali ha assegnato alla Provincia di Varese un contributo di 350 milioni annui per 15 anni, sufficienti per coprire l’accensione del primo mutuo di 4 miliardi.

Intanto Villa Recalcati si prepara a diventare per alcuni mesi un "piccolo museo": <<Prima dell’inizio delle opere di ristrutturazione – prosegue l’assessore Delmirani – per garantire idonee condizioni di sicurezza alcuni beni del monastero saranno spostati nella sede della Provincia. L’atrio di Villa Recalcati ospiterà un bassorilievo del VIII secolo in pietra di fattura longobarda, una pala d’altare del ‘700 e uno strappo d’affresco del XVIII secolo attribuito a B. Belloni>>.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Aprile 2001
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