Dove il verde pubblico é a cura del Dio Po
Una rotatoria con il sole delle alpi. E in molti si chiedono: é giusto timbrare gli spazi pubblici coi simboli di partito?
| "Il verde di questa aiuola é curato da…". Quante volte abbiamo visto un cartello con questa intestazione. Si tratta di una semplice pubblicità: il comune dà in gestione lo spazio e la ditta in cambio taglia l’erba e piazza il proprio cartello pubblicitario.
Funziona così anche nei piccoli comuni, e ovviamente anche a Samarate, dove, però, da qualche giorno, una rotonda spartitraffico in zona Montevecchio sta facendo discutere i cittadini. Al centro della rotonda, tra via Solferino e via Adua, una piccola rotatoria, per la verità, é comparso infatti il sole delle alpi, il simbolo che Umberto Bossi identificò come quello dell’identità padana ai tempi della scampagnata con ampolla sulle rive del Dio Po. Sconcerto tra alcuni cittadini, con poche simpatie per la simbologia padana, ma soprattutto scarsamente convinti che sia legittimo timbrare gli spazi pubblici con forme partitiche. Nei giorni scorsi numerosi messaggi di disappunto sono arrivati al sindaco, il forzista Ermanno Venco, cattolico, ex democristiano, a capo di una giunta della Casa delle libertà. Ma come mai la rotonda é diventata padana? "Perché abbiamo affidato la sua manutenzione all’azienda vinicola del signor Tarantino" risponde l’assessore Giorgio Borghi, leghista. Il mistero é risolto. Leonardo Tarantino, giovane proprietario di un’azienda di vini, é il segretario della Lega Nord cittadina. Ma il comune non ha nulla da obiettare? "Sì, abbiamo sentito qualche lamentela – spiega l’assessore – però da me non é venuto nessuno". Minimizza Borghi: "E’ una scemata, non ne farei un caso". Il sindaco Venco non sembra invece pensarla così. In comune il caso sta fecendo discutere. Molte le email inviate alla sua casella postale. Tra queste quelle di Laboratorio politico, un comitato cittadino. Risponde al telefono, il sindaco, dopo averlo atteso per qualche minuto al suono della segreteria telefonica (Va pensiero di Giuseppe Verdi, per la cronaca). "Ho già dato mandato agli uffici di verificare la legittimità della rotonda rispetti ai regolamenti comunali vigenti". Prende le distanze, Venco: "Una scelta inopportuna che non posso avallare". E Leonardo Tarantino, il padano doc autore della bravata cosa dice? Niente, si trova in Puglia, in campagna, a lavorare tra i vigneti di Tuglie, dove da anni sgobba in mezzo a gente dai dialetti mediterranei per produrre il vino che smercia a Samarate. Quando torna a casa però, il fine settimana, si gode la sua rotonda padana. |
|
. |
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
MarcoCx su Incendio nella notte in una fabbrica a Groppello di Gavirate, decine di uomini impegnati
Felice su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
Giuseppe Mantica su Concerto di Santa Cecilia: La Casoratese celebra la musica in un viaggio nel tempo e nel mondo attraversando culture diverse
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»
Felice su In 15 anni calano del 50% le nascite nell’alto Varesotto: un convegno per ripensare l’infanzia e la genitorialità






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.