Asili nido: il nuovo regolamento in odore di discriminazione

L'Organo regionale di controllo chiede chiarimenti al Comune la scelta di privilegiare i residenti. I Ds chiedono la convocazione del Consiglio comunale

"Privilegiare coloro che risiedono da più anni rispetto alle oggettive necessità, potrebbe di fatto, escludere una parte di eventuali aspiranti, con effetti discriminatori, in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione e con i principi dell’articolo 7 del vigente Statuto comunale". 
Non è un passaggio di un intervento delle opposizioni, ma l’istruttoria aperta dall’Oreco in cui si invita il Comune di Varese a fornire chiarimenti e ulteriori elementi in merito alla scelta fatta dal Consiglio Comunale il 26 luglio scorso.
Sulla decisione presa dall’amministrazione Fumagalli, già anticipata da alcuni articoli del nostro giornale, a fine luglio si scatenò una vivace polemica e anche organi di stampa nazionali ripresero la notizia.
Ora sono i Democratici di sinistra a tornare sulla questione chiedendo la convocazione di un Consiglio comunale perché sia "investito di ogni ulteriore responsabilità sulle decisioni da prendere nel merito". La forza politica ribadisce poi "la condanna più ferma di questo atto di demagogia ed egoismo da parte della Lega e dei suoi alleati che sono alla ricerca di facili consensi". I Ds tacciano di razzismo la Lega e ricordano al Sindaco che le responsabilità politiche di quanto successo sono sue visto che ha ridotto i fondi per  le spese sociali e non ha realizzato il previsto asilo nido alla scuola Pascoli, visto soprattutto che le richieste inevase superano ormai le cento unità. 
La questione sollevata per il nuovo regolamento degli asili nido in effetti non è irrilevante e non solo per ragioni di principio o di costituzionalità, ma perché gli effetti che porta saranno chiarissimi a tutti coloro che si rivolgeranno a questo delicato servizio. Lo si capisce dai criteri con cui vengono attribuiti i punteggi. Riportiamo di seguito la tabella allegata al regolamento per capire che peso avrà il recente provvedimento.
I punti per situazioni di forte disagio:
Per il bambino portatore di deficit                          100 p
Per nucleo familiare in estrema difficoltà               100 p
Mancanza dal nucleo familiare di un genitori
– se riconosciuto da entrambi i genitori                     20 p
– se riconosciuto da un solo genitore                         30 p
Mancanza dal nucleo familiare
– tutti e due e non è riconosciuto                                 70 p
– "           "     ed è riconosciuto da entrambi               25 p
– "            "    "              "              da uno                        35 p

Punteggio per condizione socio-economica
Per altri figli
– da 0 a 6 anni                                                                10 p
– da 6 a 12 anni                                                                5 p
– in lista di attesa con fratello già frequentante            25 p
Per familiari conviventi disabili o ammalati                 20 p
Per nuova gravidanza                                                      5 p
Per orario di lavoro – per ogni genitore
– fino a 20 h settimanali                                                    3 p
– da 20 a 40 ore                                                                5 p
– oltre 40 ore                                                                      7 p
–  se lavorano entrambi i genitori                                   30 p  
Lavoro notturno                                                                  5 p
Sede lavoro maggiore di 30 km da Varese                   5 p
Assenza di un genitore per motivi di lavoro                   15 p
Condizione di reddito
– da 0 a 15 milioni                                                               5  p
– da 15 a 25 milioni                                                             3 p
– da 25 a 35 milioni                                                            2 p
– oltre 35 milioni                                                                  0 p

Punteggio per residenza
Di almeno un genitore da 5 anni                                      10 p
"                          "          da 10 anni                                    25 p
   "                       "          da 15 anni                                    35 p

Da questo dato emerge con chiarezza che, eccetto per le famiglie con grave disagio, il punteggio attribuito alla residenza è talmente alto che di fatto mette tutte le altre in secondo piano.
Ora, al di là di considerazioni di tipo etico, viene da chiedersi dove sia il carattere di apertura di una città che a dire della sua guida politica dovrebbe essere una città turistica, europea, moderna. Non viene il dubbio che ognuno di questi provvedimenti possono si far contenti i varesini doc, ma chiudere la città sempre più dentro un territorio che è solo virtuale e non reale. Qualcuno conosce i dati di nascita dei bambini provenienti da famiglie miste o di extracomunitari? Sono oltre il 10%, ben lontani da quel 25% della media italiana e da quella ancora maggiore di altri paesi europei, ma certo già così tra poche stagioni la nostra popolazione sarà davvero diversa. Non basta un regolamento che faccia chiudere a riccio la città per mutare questi profondi cambiamenti. Anzi, fare come gli struzzi non fa che aumentare i disagi e i problemi. E l’Oreco con una fredda istruttoria potrebbe rimettere in moto una revisione di quella norma che lascia ben più di un dubbio.
Per finire è significativo che in poco più di un mese circa 200 lettori del nostro sito abbiano espresso il loro parere in materia. Il 56% si è detto contrario al provvedimento, il 41% favorevole e il 3% indifferente. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Settembre 2001
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