Confartigianato: «Recepisce le nostre richieste»

Adesso le Parti Sociali, attraverso lo strumento dell’avviso comune, dovranno dimostrare di essere all’altezza del proprio ruolo e di saper costruire soluzioni efficaci per le quali il testo del Governo offre ampi spazi.

Riceviamo e pubblichiamo

Il disegno di legge prevede la concessione di numerose deleghe al Governo relative a provvedimenti in materia di occupazione e mercato del lavoro.
La prima delega riguarda la revisione della disciplina dei servizi pubblici e privati per l’impiego, nonché la disciplina della intermediazione di manodopera.
La seconda delega riguarda il riordino della materia sugli incentivi all’occupazione, finalizzato alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro.

L’altra importante delega concerne il generale riordino dell’attuale disciplina in materia di ammortizzatori sociali. I criteri ispiratori della delega in questione sono l’estensione del sistema di ammortizzatori anche a settori esclusi, valorizzando le attuali esperienze basate sulla bilateralità, l’assenza di oneri aggiuntivi a carico dello Stato, l’incrocio fra gli ammortizzatori sociali e la formazione continua, anche attraverso l’utilizzazione dei fondi costituiti ai sensi dell’art. 118 della legge n. 388/2000.

Importante anche la delega in materia di riordino dei contratti a contenuto formativo, finalizzata a valorizzare appieno l’attività formativa svolta in azienda ed a meglio caratterizzare le funzioni e le finalità del rapporto di apprendistato e del rapporto di formazione e lavoro.

Le altre deleghe riguardano la piena attuazione della direttiva europea in materia di orario di lavoro, che prevede, fra l’altro, una modifica della disciplina del lavoro notturno e del lavoro straordinario, la delega relativa alla riforma dell’attuale disciplina del lavoro part-time, che prevede nuove norme finalizzate a rendere più agevole il ricorso al lavoro supplementare, l’eliminazione dell’obbligatorietà del consenso del lavoratore alla prestazione di supplementare nel caso in cui questo sia previsto dalla contrattazione collettiva, l’agevolazione del ricorso a forme flessibili ed elastiche di lavoro a tempo parziale.

Un’altra delega riguarda la disciplina del lavoro a chiamata, temporaneo, coordinato e continuativo, occasionale, accessorio e a prestazioni ripartire. In tale prospettiva la delega prevede la possibilità di individuare procedure di certificazione volontaria del rapporto di lavoro da parte degli enti bilaterali, ovvero di strutture pubbliche, che in un eventuale giudizio facciano fede sulla corretta qualificazione del rapporto di lavoro.

Inoltre vi è prevista la delega finalizzata ad incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, la quale prevede sperimentalmente, per la durata di 4 anni, una deroga all’applicazione dell’art. 18 della legge n. 300/70 in alcune ipotesi tassative, nelle quali il reintegro nel posto di lavoro verrà sostituito dalla sanzione risarcitoria, ferma restando la permanenza della tutela reale in caso di licenziamento discriminatorio.

Importante la delega anche in materia di arbitrato nelle controversie individuali di lavoro, la quale stabilisce misure volte ad incentivare il volontario ricorso delle parti a tale forma di risoluzione delle controversie.

Fra le materie sulle quali il governo auspica il raggiungimento di avvisi comuni, sono ricompresi il lavoro notturno e straordinario, la procedura di certificazione dei rapporti di lavoro da parte degli enti bilaterali, l’individuazione di schemi di partecipazione dei lavoratori, il riordino degli ammortizzatori sociali.

Assolutamente condiviso anche l’invito da parte del Governo ad avviare al più presto un negoziato diretto con le controparti sindacali per la riforma degli assetti contrattuali, precisando che il governo, da parte sua, al fine di favorire il potenziamento della contrattazione di II livello è disponibile ad incrementare la misura delle attuali agevolazioni contributive previste per le erogazioni economiche concesse in sede di contrattazione integrativa.

La Posizione della Associazione Artigiani della Provincia di Varese

Il Segretario Provinciale della Associazione Artigiani della Provincia di Varese Marino Bergamaschi esprime "apprezzamento per le riforme che il Governo intende attuare, le quali recepiscono in larghissima misura le richieste avanzate da Confartigianato fin dall’inizio delle consultazioni con il Governo sul Libro bianco. In particolare, sono state recepite le indicazioni relative all’abolizione del divieto di lavoro notturno e straordinario per gli apprendisti e per i panificatori, la richiesta di impostare una riforma degli ammortizzatori sociali che valorizzi l’esperienza degli enti bilaterali dell’artigianato, le modifiche della vigente disciplina sul part-time in materia di lavoro supplementare e di clausole elastiche, la necessità di valorizzare nell’apprendistato l’attività formativa svolta in azienda ed il ruolo del tutor aziendale, la richiesta di semplificazione degli adempimenti e delle procedure, a quella di prevedere incentivi normativi all’arbitrato".

Bergamaschi giudica , ricordando le potenzialità degli strumenti offerti dalla bilateralità "positiva la possibilità di riordino della disciplina sui contratti di collaborazione coordinata e continuativa ed il ruolo di certificazione dei rapporti di lavoro attribuito agli enti bilaterali".

Il Segretario Provinciale della Associazione Artigiani della Provincia di Varese pur valutando positivamente la prospettata sospensione, in via sperimentale, del reintegro dei lavoratori dipendenti da imprese con oltre 15 dipendenti in quanto si incentiverebbe la crescita dell’occupazione regolare e delle assunzioni a tempo indeterminato in molte aziende artigiane che fino ad oggi consideravano i 15 dipendenti come soglia da non oltrepassare per non incappare nelle rigidità dello Statuto dei Lavoratori crede ed auspica " una norma analoga anche per le piccole imprese che , seppure in via sperimentale, preveda la sospensione dell’applicazione della legge n. 108/90 ai nuovi assunti in quanto si incentiverebbe la crescita della occupazione regolare e delle assunzioni a tempo indeterminato".

Soddisfatto dai contenuti del disegno di legge anche il Presidente Provinciale della Associazione Artigiani della Provincia di Varese Arch. Giorgio Merletti :"La delega sul lavoro rilancia

il protagonismo delle parti sociali e rappresenta anche una vera e propria sfida per le parti sociali stesse in quanto, attraverso lo strumento dell’avviso comune, dovranno dimostrare di essere all’altezza del proprio ruolo e di saper costruire soluzioni efficaci per le quali il testo del Governo offre ampi spazi". "Si tratta – rincara Merletti – di una poderosa opera di ammodernamento del lavoro. Ora tocca alle parti sociali dimostrare di saper realizzare nei fatti quanto affermano a parole in quanto è lo stesso Governo che si impegna a trasfondere senza modifiche in norme legislative, così come avvenuto per i contratti a termine, gli avvisi comuni"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2001
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