La manovra del presidente Roberto Formigoni per riportare in conti della sanità alla pari è stata annunciata. All’appello mancano 1200 miliardi. Mano al portafogli, dunque, naturalmente a quelli dei cittadini. Il Pirellone ha già una bozza di risanamento che attingerebbe le risorse applicando qualche ritocco alle tasse di sua competenza: Irpef e Irap in particolare. Sulla prima la Regione prevede aumenti in modo differenziato a seconda delle fasce di reddito. A fare da spartiacque i 60 milioni di reddito annui. Per chi lo supera l’aumento sarà dello 0,5 per cento, mentre per chi è al di sotto l’aumneto sarà dello 0,4. Il gettito previsto è di 600 miliardi. Sulla seconda, l’imposta sulle attività produttive, Formigoni prevede un aumento dell’uno per cento, che dovrebbe consentire di incassare circa 500miliardi, andandosi ad aggiungere all’attuale 4,5 per cento. Anche in questo caso l’idea è di differenziare, colpendo maggiormente le attività finanziarie: banche e e società di intermediazione mobiliare. A questi aumenti si accompagneranno dei bonus fiscali e sconti soprattutto a favore dell’associazionismo e del non-profit. Ora il presidente presenterà i conti ai segretari della coalizione che lo sostiene, mentre l’opposizione è già pronta a battagliare sui futuri rincari. |
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