Niente regalo aziendale Quest’anno opere di bene
Associazioni di categoria e consorzi scelgono il regalo etico. Il biglietto più originale quello dell'assessore Caccianiga
Panettoni, spumanti, penne stilografiche, biglietti patinati. Passato il natale, rimangono nelle case e negli uffici gli effetti collaterali. E se per gli abeti natalizi esistono apposite discariche di smaltimento (o al limite il campo di un contadino), per gadget, pacchetti e pacchettini invece si avvia, salvo eccezioni, il declino inesorabile nel mondo dell’inutilità. Insomma, alzi la mano chi non ha ricevuto almeno una volta, per natale, un sontuoso augurio, magari subito dimenticato, da parte di enti, associazioni, imprese. Gadget natalizi: un mercato sempre florido. Perché l’omaggio con fiocco fa parte del bon-ton e della comunicazione d’impresa, nel cui nome si destinano cospicue somme per vezzeggiare soci, clienti e fornitori. Seguendo il motto "niente fiori ma opere di bene" da qualche anno si è però diffusa sempre di più l’abitudine al regalo etico: rinunciare in pratica al pacchetto natalizio per un acquisto collettivo a favore di un’iniziativa di carattere umanitario. Alcune associazioni della provincia di Varese si sono indirizzate verso questa scelta. Due diversi progetti hanno coinvolto l’Associazione Artigiani, che del regalo etico, quest’anno, ne ha fatto una bandiera. Da una parte è stato infatti stanziato un fondo di 13 milioni di lire per Emergency, l’associazione che si occupa dei mutilati di guerra fondata dal chirurgo milanese Gino Strada. La seconda iniziativa riguarda invece il banco alimentare, onlus lombarda che si occupa di raccogliere cibo da destinare ai bisognosi. Gli Artigiani hanno deciso di fornire 1.000 scatoloni per tre anni, con il logo dell’associazione, destinati agli alimenti. La Cna, confederazione nazionale dell’artigianato, ha invece inviato un biglietto ai suoi soci con la fotografia di un bambino del Congo informando che gli euro destinati al regalo sono stati utilizzati per il sostentamento dell’ospedale pediatrico di Makoua, nella foresta tropicale del paese africano. La Confesercenti della provincia di Varese ha destinato a sua volta 5 milioni a favore dell’Unicef, anche se non ha predisposto un apposito biglietto natalizio legato alla solidarietà, essendo impegnata già durante l’anno, come cultura associativa, in iniziative di questo tipo. Per il piccolo Leandro Santos, 8 anni, un bambino di strada di Salvador de Bahia, Brasile, quello del 2001 è stato un natale speciale, dato che il Sol.Co., consorzio provinciale delle cooperative sociali, ha deciso di non effettuare alcun tipo di omaggio, destinando l’intera somma per la sua adozione a distanza. Lo stesso consorzio ha poi organizzato il concerto di natale nella basilica di S.Vittore, per raccogliere fondi a favore dei progetti per l’infanzia nel paese sudamericano. Dalle iniziative di solidarietà concreta, passiamo invece al biglietto natalizio che, nell’ambito delle personalità economiche e politiche della nostra provincia, merita forse la palma del più bello e originale. Lo firma l’assessore allo sport e ai servizi ricreativi del comune di Varese Marco Caccianiga. Il testo? Eccolo qua, in versione integrale: "I dittatori passano. Passeranno sempre. Ma un goal di Garrincha è un momento eterno, non lo dimentica nessuno". Edilberto Coutinho. Che dire? Chapeau. |
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