Boschi dell’Alto varesotto più sicuri con l’elicottero di Cuasso
Cuasso al Monte – Il mezzo verrà impiegato per operazioni di protezione civile e antincendio in provincia di Varese ma anche in altre zone della Regione
Sarà disponibile a partire da oggi, venerdì primo febbraio 2002, l’elicottero messo a disposizione dalla Regione Lombardia per le funzioni di protezione civile e spegnimento incendi in provincia di Varese. Il velivolo sarebbe dovuto giungere ieri da Torino nella nuova base di Cuasso, presso l’ospedale, ma a causa della forte nebbia che attanagliava il capoluogo piemontese l’arrivo è stato spostato a oggi.
La postazione scelta per questo velivolo è proprio l’ospedale di Cuasso al Monte, dove è presente un’elisuperficie dotata di supporto tecnico e una rimessa per ospitare il mezzo. Come anticipato tempo fa dall’architetto Cinzio Merzagora, del servizio agricoltura e foreste della Regione Lombardia, «la decisione di posizionare l’elicottero a Cuasso per fronteggiare gli incendi risponde a esigenze di coprire una zona come quella dell’Alto Varesotto ed eventualmente anche altre provincie esposte a rischi connessi con incendi boschivi o calamità naturali. La scelta di Cuasso non è casuale: l’anno scorso l’elicottero era di stanza a Calcinate del Pesce, ma sovente problemi relativi alla nebbia, e quindi alla visibilità, potevano comprometterne l’impiego».
Un mezzo di “pronto impiego”, quindi, con pilota e personale addetto alla manutenzione, che risponderà a molteplici esigenze collegate col territorio dell’Alto Varesotto ma non solo, andandosi a sommare agli altri velivoli che vengono impiegati anche in provincia di Varese ma posizionati in altre zone della Lombardia: uno a Colico, nel Lecchese, e l’altro in provincia di Bergamo. L’impiego dell’elicottero su una zona come quella dell’Alto Varesotto rappresenta certamente una maggior sicurezza di fronte al problema degli incendi dolosi che solo qualche settimana fa hanno afflitto le vaste aree boschive della Valcuvia e della Valceresio.
La vicinanza dell’elicottero ai luoghi d’intervento costituisce infatti un importante traguardo per il cosiddetto “vuoto operativo” che si crea quando il velivolo deve allontanarsi presso la base di partenza per effettuare i rifornimenti di carburante. Questo dato è confermato anche da Claudio Moscato, geometra dell’ospedale di Cuasso, il quale ha spiegato come i rifornimenti siano possibili direttamente nei pressi dell’elisuperficie, con un’autobotte contenente 12.000 litri di carburante a disposizione del velivolo.
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