La società dell’informazione in Lombardia

Lunedì 25 convegno organizzato dal Consiglio Regionale lombardo presso il circolo della stampa

"La società dell’informazione in Lombardia": è questo il tema del convegno organizzato dal Consiglio Regionale lombardo nella giornata di lunedì 25 febbraio 2002 presso il "Circolo della Stampa" in Corso Venezia, 16 – Milano

Il convegno avrà inizio alle ore 9.30 e sarà suddiviso in tre distinti momenti. Nella prima parte, dopo l’introduzione del Presidente del Consiglio Regionale Attilio Fontana, sarà presentata una ricerca commissionatadal Consiglio regionale all’Istituto "Makno & Consulting"di Mario Abis in cui si analizza in dettaglio il mondo dell’informazione lombarda. Dalla ricerca emerge chiaramente come il settore della comunicazione sia diventato oggi il traino principale dello sviluppo economico lombardo.

Seguiranno quindi due tavole rotonde, la prima, coordinata dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Piergianni Prosperini, sul tema "Nuovi media, nuove imprese, nuove professioni nella società dell’informazione", la seconda, introdotta dalla Vicepresidente Fiorenza Bassoli, incentrata su "Occupazione e formazione nella società dell’informazione".

Chiuderà la mattinata l’intervento del Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie Lucio Stanca.

Sintesi della ricerca

L’occupazione lombarda nella "Società dell’Informazione"

L’impatto iniziale delle tecnologie dell’informazione nella prima metà degli anni ’90 ha comportato una riduzione degli addetti a livello nazionale, con tassi più marcati in Lombardia.

Dopo il ’95 si è manifestata però un’inversione di tendenza, di portata moderata in sede nazionale ma particolarmente consistente in Lombardia. La ripresa è stata "tirata" dal settore Information Communication Technology, in particolare dal comparto dell’informatica.

Nel 1998 l’occupazione nei settori legati all’informazione ha raggiunto in sede nazionale una consistenza paragonabile a quella del settore degli "alberghi e pubblici esercizi" e in sede lombarda a quella del settore delle "costruzioni", ovvero: 764 mila addetti in Italia e 238 mila in Lombardia, per una quota ICT sull’occupazione totale della Lombardia pari nel 1998 al 4,5%, percentuale superiore a quella degli Stati Uniti (3,9%), del Giappone (3,4%) e della stessa Unione Europea (3,9%).

Sulla base di tali dati, si stima che nel 2001 la Società dell’Informazione in Lombardia abbia dato occupazione a circa 260 mila addetti, di cui 100 mila donne.

 

 

Il livello di alfabetizzazione informatica in Lombardia

Nella verifica del grado di alfabetizzazione informatica in Lombardia, sono stati tenuti in considerazione tre ambiti distinti: le famiglie, la scuola e il lavoro.

Le famiglie lombarde presentano indici più elevati dello standard nazionale per quanto riguarda il possesso di pc, di stampanti e di lettori di cd rom, ma non di accessi Internet, che risultano sostanzialmente allineati.

In ogni scuola esistono almeno due pc. Il 75% delle scuole lombarde ha un collegamento ad Internet dedicato alla didattica ed il 20% ha un proprio sito web. Il 30%-40% dei docenti ha seguito almeno il corso di formazione di base, mentre il 15% ha una formazione più specializzata.

La quota di aziende italiane, con più di 10 dipendenti, dotate di PC (intorno all’85%) non è significativamente diversa da quelle degli altri principali Paesi del G7; ma l’Italia presenta indici inferiori a quelli degli altri principali Paesi per quanto riguarda gli accessi ad Internet, la dotazione di siti web e l’effettuazione di pubblicità, acquisti e vendite in rete. La quota di lavoratori italiani che usano il PC per lavoro (42%) è leggermente inferiore a quella europea (45%).

 

 

Il ruolo della Regione Lombardia

Per quanto riguarda le figure professionali, la stima del fabbisogno di addetti che utilizzano tecnologie informatiche è di 238 mila unità nel 2001 e di 261 mila nel 2002 per l’intera economia lombarda.

La domanda delle imprese è in parte inevasa, in particolare mancano figure come il project manager, operatori competenti nell’architettura di sistema e operatori competenti nella convergenza delle telecomunicazioni e dei sistemi informativi.

Il sistema universitario lombardo può soddisfare in parte tale domanda, in parte lo stesso sistema impresa si sta attrezzando con proprie strutture per la formazione interna.

Il ruolo assegnato alla Regione Lombardia è quello di creare sinergie. Pertanto, con il progetto "Lombardia integrata", la Regione Lombardia si propone di "mettere concretamente a disposizione degli oltre 200 enti pubblici lombardi le infrastrutture tecnologiche e organizzative necessarie per accrescere l’efficienza e l’efficacia della macchina pubblica", svolgendo al contempo "interventi e azioni di alfabetizzazione volte a favorire presso i dipendenti pubblici la conoscenza e l’uso degli strumenti informatici di base".

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 21 Febbraio 2002
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.