«Il sondaggio telefonico sull’area Ex Lazzaroni è una presa in giro»

La lista “Il centrosinistra di Uboldo” ha distribuito in tutte le case un volantino in cui viene attaccata sia la possibile nuova struttura, sia il sondaggio proposto dal sindaco Ceriani

Botta e risposta di lettere distribuite nelle case degli uboldesi. Proseguono così, con una guerra di missive e prima che i cittadini si esprimano attraverso l’atteso sondaggio telefonico, le polemiche sul futuro dell’area ex Lazzaroni . Questa volta a dichiarare il proprio "no" con un volantino è la lista politica “il centrosinistra di Uboldo”. Dopo la lettera della Aries 2000 mirata a informare i cittadini su quanto la società stessa voglia andare a costruire nell’area, la forza politica uboldese scende in campo non solo contro la costruzione del Centro di Intrattenimento relazionale familiare, ma anche contro il sondaggio telefonico proposto dal sindaco Roberto Ceriani. Il volantino è stato distribuito in tutte le case di Uboldo durante il fine settimana appena conclusosi.

 

“Questo costoso sondaggio è inutile, oscuro e lesivo dei nostri diritti – spiega il centrosinistra – Il sondaggio è altresì un oggetto oscuro, le cui modalità decisive sono note solo al Sindaco e ai sondaggisti pagati allo scopo. Nessuno conosce: chi lo svolgerà, quando, su quali domande, con quali modalità e chi controllerà le risposte”. Nel volantino la forza politica fa inoltre riferimento al sondaggio effettuato, con lo stesso scopo, il 15 e 16 dicembre quando su 748 cittadini interpellati 698 avevano detto “No” al Centro di Intrattenimento. “Ma l’ aspetto più grave è un altro ancora – prosegue il centrosinistra – Il Sindaco non sta commissionando un sondaggio segreto a titolo personale (e quindi a spese sue o del suo partito) utile a una sua successiva e autonoma decisione. Il Sindaco ha elevato il suo sondaggio a consultazione pubblica (lo ha pubblicizzato, lo ha fatto deliberare al Consiglio Comunale, lo fa pagare al Comune, il suo esito influenzerà la decisione finale). Ma in una consultazione pubblica il diritto a esprimersi spetta a tutti gli elettori; con il sondaggio, invece, tale opportunità è offerta a poche persone (si parla di 700) scelte, ad andar bene, come in una lotteria. Che ne direste se alle prossime consultazioni il vostro nuovo Sindaco, il Parlamento, etc fossero designati senza elezioni ma a campione?”

 

Nel volantino si leggono anche chiare prese di posizione in merito al progetto. Oltre a dichiararsi ufficialmente contrari sia alla costruzione del plesso che alla sistemazione viabilistica proposta dalla Aries 2000, il centrosinistra uboldese spiega che il tutto porterebbe “25 mila visitatori giornalieri. Se così sarà, questo mega Centro cambierà la vita di Uboldo: da subito (inquinamento, caos viabilistico su tutto il centro urbano, notti rumorose e pericolose); e nel tempo (chiusura definitiva dei negozi, declino del centro cittadino, degrado delle abitudini sociali). Lo stesso valore delle case potrebbe subire riduzioni”.

Nel volantino viene inoltre spiegato che “per realizzare il progetto, i signori di Aries 2000 hanno bisogno che il Sindaco di Uboldo trasformi tutta l’area ex Lazzaroni da industriale a commerciale, modificando cioè il Piano Regolatore Generale del nostro paese (cosa quasi impossibile se a chiederlo fosse il comune cittadino che a Uboldo abita, vota e paga le tasse). Pur di ottenere questa variante al Piano Regolatore la società Aries 2000 ha promesso piste ciclabili e, dicono, tanti, tanti posti di lavoro. Inutile dire che le piste ciclabili saranno immerse nei gas di un traffico doppio rispetto a quello di oggi, e che gli unici posti di lavoro sicuri per Uboldo saranno quelli distrutti per la chiusura di negozi ed attività locali”.


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Pubblicato il 04 Marzo 2002
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