«Il sindaco non ci fa parlare». Trezzi: «solo accuse strumentali»

Bagarre nel corso della cerimonia per ricordare il 25 aprile, sfottò e petardi tra le vie del centro

Una celebrazione dell’anniversario della Liberazione certamente movimentata, quella avvenuta questa mattina a Laveno Mombello. Il sindaco Sergio Trezzi è stato difatti al centro di una contestazione da parte di alcuni attivisti del centro "Circolando" di Laveno Mombello che sono giunti nei pressi della piazza dove ha sede il monumento ai caduti nel corso della cerimonia ufficiale. Al termine dell’intervento di un rappresentante dell’ANPI, infatti, alcune persone hanno chiesto la parola al sindaco che ha tuttavia evitato di discostarsi dalla "scaletta" con gli interventi in programma, per prendere la parola e concludere l’intervento.

Nel pomeriggio un comunicato firmato "Soggetti/e in CIRCOL – azione" spiega che «di fronte al divieto dell’amministrazione di utilizzare la struttura per celebrare festeggiando la resistenza, ci siamo organizzati con una manifestazione alternativa che ha sfilato nelle vie di Laveno raccogliendo un centinaio di soggetti che è confluito nel luogo di celebrazione ufficiale. Abbiamo ascoltato l’intervento del partigiano, poi di fronte alla negazione di un intervento a un nostro rappresentante, al nostro grido "la resistenza è viva" il sindaco ha affermato "se la resistenza è viva allora parlo solo io". A questo punto abbiamo lasciato in modo pacifico ma colorato la celebrazione ritornando alla struttura del circolo dove la festa ha avuto comunque inizio».

Alle critiche mossegli, Trezzi non tarda a precisare che la contestazione di oggi è da considerarsi del tutto strumentale. «A parte i modi scelti per irrompere nella piazza, con fumogeni, petardi e insulti nei miei confronti – ha affermato il sindaco – ritengo che dietro a questa protesta ci sia ben altro.  Nei giorni scorsi ricevemmo una proposta per la festa che tutti gli anni viene fatta all’ex circolo ferroviario di via Ceretti, dove nelle edizioni precedenti di queste manifestazioni abbiamo avuto dei problemi con gli abitanti del posto per la musica alta fino all’una e mezza di notte. Per evitare tutto ciò, quest’anno abbiamo proposto agli organizzatori di questa manifestazione di trasferire il comparto musicale della festa all’area Molinetto, a titolo gratuito e perfettamente attrezzata per questo genere di manifestazioni. Non abbiamo avuto risposta ed è per questo motivo che chi organizza questa festa ha il dente avvelenato e inscena queste proteste, del tutto strumentale e inopportuna per una giornata come questa. Non ho lasciato parlare chi ha chiesto la parola per i modi incivili in cui si è consumata la vicenda».


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Pubblicato il 25 Aprile 2002
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