Si chiamava Tonino Grosso, aveva 35 anni, e da più di dieci lavorava alla ditta Adamoli di Carnago, azienda leader nella produzione di pvc. Aveva montato per il turno delle 6. Circa due ore dopo un suo collega lo trovava privo di sensi. L’operaio era infilato sotto il rullo trasportatore del macchinario su cui stava lavorando. Era cianotico, con il braccio riverso sul nastro, come in un estremo tentativo di resistenza, e con la bretella della pettorina della tuta da lavoro agganciata al rullo e stretta intorno al collo. A nulla è valso l’intervento degli uomini del 118, che l’hanno soccorso e immediatamente trasportato all’ospedale di Circolo.
Tonino Grosso era rientrato da una malattia e aveva ripreso il lavoro senza problemi. Aveva cambiato da poco tempo mansione, un lavoro semplice, considerato poco pericoloso: caricare un nastro trasportatore con degli scarti di pvc che vengono riversati in un mulino per essere macinati. Difficile stabilire il momento dell’incidente. La vittima stava lavorando da sola e l’operaio che l’ha ritrovato si è recato nel reparto dello sfortunato collega insospettito dal fatto che il mulino macinava a vuoto perché il nastro non veniva più caricato. Un vero mistero la dinamica. I colleghi e persino i delegati sindacali alla sicurezza stentano a spiegare l’accaduto. Infatti il rullo trasportatore nella sua parte inferiore è senza protezione, ma lo spazio tra il pavimento e il macchinario è talmente ridotto che per finirci sotto bisogna infilarcisi volontariamente, e pertanto nemmeno l’ipotesi del malore sembrerebbe praticabile. Inoltre, se si fosse trattato di un guasto, il macchinario ha, nella parte anteriore, un dispositivo di emergenza per bloccare il movimento.
«La dinamica – dice Domenico De Felice, segretario della Filcea Cgil – è qualcosa di inspiegabile. L’ipotesi potrebbe essere quella di un intervento dell’operaio sulla macchina. Sotto il rullo trasportatore è stato infatti trovato un foglio di plastica, come se fosse una protezione per chi stia per sdraiarsi. È solo un’ipotesi, ma gli elementi discordanti sono molti».
«Questo incidente – spiega Maurizio Ferrari della Femca Cisl – accaduto su una mansione considerata di routine e in un’azienda notoriamente attenta alla sicurezza è la dimostrazione che occorre fare formazione continua. I lavoratori non devono allentare la guardia sui pericoli. Spesso l’estrema confidenza e l’abitudine con un certo tipo di lavorazione allenta l’attenzione e le procedure di sicurezza. In questo caso poi ci troviamo di fronte a molti interrogativi di difficile soluzione».
«Era scrupoloso – aggiunge Lina Gianmarino, della rls – un lavoratore esperto. Era un ex carabiniere, quindi attento al rispetto delle regole, ecco perché è difficile pensare ad una manovra scorretta. E poi su quella mansione c’è una grossa turnazione proprio perché considerata semplice, non pericolosa. L’azienda è molto attenta alla sicurezza. Dopo la riorganizzazione degli ultimi anni aveva provveduto anche ad una nuova formazione e mappatura dei rischi. In cinquant’anni di storia all’Adamoli non si è verificato mai un caso del genere».
«È il sesto incidente dall’inizio dell’anno – conclude Umberto Colombo, della segreteria della Cgil – questa è la cosa inaccettabile. C’è gente che si alza la mattina per andare a lavorare e invece va a morire. Che cosa sia accaduto è difficile dirlo, certo è che più volte la rls in questa azienda aveva chiesto che nei turni notturni, in mancanza dei responsabili, venisse istituita una figura di controllo, specialmente per quei lavoratori che lavorano da soli. Noi come sindacato mettiamo a disposizione della famiglia il nostro patronato per l’assistenza e ribadiamo l’importanza della continua sensibilizzazione sul tema degli incidenti sul lavoro anche in quelle aziende, come l’Adamoli, che dimostrano attenzione al tema».
Gli operai escono alla spicciolata dall’azienda, chi con le lacrime agli occhi e chi scuotendo la testa. Il lavoro oggi si è fermato alle 11, alla notizia della morte di Tonino Grosso. Tutti se ne tornano a casa. Per lunedì è stata indetta un’assemblea dei lavoratori dell’azienda a partire dalle 13 e 30.
|
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.