Parlamentari contro la terza pista. Sindaci e comitati applaudono

"La Sea sbaglia: i deputati sono bene informati, il Prg del 1985 è stato completamente aggirato"

«Gli europarlamentari Antonio Di Pietro, Monica Frassoni, Fiorella Ghilardotti, Reinhold Messner, Guido Sacconi e Luigi Vinci denunciando l’abuso edilizio determinato dal prossimo avvio dei lavori di ampliamento della aerostazione, ampliamento di circa il 30% non sono male informati al contrario di quanto afferma SEA».

E’ quanto sostengono Sindaci, Comitati ed Associazioni ambientaliste dei territori attorno a Malpensa, i quali esprimono il loro apprezzamento e ringraziamento agli europarlamentari per la loro presa di posizione.

«Sono molto bene informati –  continuano -, perché consci, come del resto lo sono SEA e ENAC, che l’unico strumento normativo in forza del quale Malpensa può operare, è il Piano Regolatore Aeroportuale del 1985, Piano Regolatore, peraltro, non sottoposto alle procedure di compatibilità ambientale in quanto precedente all’entrata in vigore della disciplina sulla Valutazione di Impatto Ambientale. Tale Piano autorizzava per il 2005: 12 milioni di passeggeri anno; 277 movimenti (decolli ed atterraggi) di media al giorno; 400 movimenti (decolli ed atterraggi) nei giorni di massima attività dello scalo; 170.000 mq di costruzioni tra aerostazione ed i tre satelliti, attività commerciali comprese.  Con autorizzazioni, tutte successive al 1994, e quindi obbligatoriamente soggette alle normative sulla VIA sia Europee che Nazionali la SEA».

Quel che successo è molto diverso. Eccone un elenco preciso. Sotto accusa la sea che «costruiva 258.000 mq di aerostazione, a fronte dei 170.000 autorizzati dal piano regolatore; raddoppiava il numero delle piazzole di sosta degli aerei, per raggiungere e superare gli 800 movimenti (decolli ed atterraggi) al giorno, pari circa 20 milioni di passeggeri anno; realizzava una struttura aeroportuale (Cargo city) difforme a quanto autorizzato dallo stesso PRG; progettava la costruzione di un terzo satellite con superfici, volumi e potenzialità assolutamente esagerati, comunque difformi da quelli già realizzati per i primi due ed in grado di portare la capacità di movimenti di Malpensa a 35-40 milioni di passeggeri/anno, a fronte dei 12 milioni autorizzati. Questo e’ quanto veniva indicato negli atti ufficiali che, al di là delle affermazioni, la regione Lombardia faceva pervenire ai Comuni di sedime aeroportuale pochi mesi fa; allungava di 400 metri una pista spacciando l’allungamento come raccordo»

Il comunicato è firmato dai seguenti sindaci: Luigi Mario Parachini di Varallo Pombia, Luca Giarola di Jerago con Orago, Francesco Viale di Castelletto Ticino. E dai rappresentanti di Covest, Unicomal e Legambiente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Giugno 2002
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