Il Pilota di Vergiate: «Ho evitato io la collisione»

Giallo sulla mancata collisione a Linate tra due aerei privati. L'Aeroclub Vergiate, da cui era partito uno dei due velivoli, si difende dalle accuse e contrattacca

Sta assumendo i contorni del giallo, l’episodio accaduto ieri mattina sui cieli di Linate, dove un Executive marche I-Alho con a bordo Marina Berlusconi in decollo per Nizza ha incrociato sulla propria rotta un aeroplano privato Siai Marchetti 260 marche I-Isaf. A bordo di quest’ultimo aereo vi era il comandante istruttore Giorgio Calastri, 28 anni, 700 ore di volo alle spalle, insieme all’allieva, Rossella Valleri, 25 anni, in procinto di prendere il brevetto di pilota commerciale. Tra i due velivoli sarebbero state bruciate le "separazioni minime previste dalle situazioni operative". 
Un’inchiesta è stata aperta oggi dall’Enac, e lo stesso è stato fatto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. 
Ma l’Aeroclub di Vergiate, dal quale è partito il Siai con a bordo l’istruttore Calastri è molto deciso nel difendere l’operato del pilota. 

«Abbiamo potuto accertare -spiega il presidente Carlo Castiglioni – che il pilota era in continuo contatto radio bilaterale con gli enti preposti al traffico e ne seguiva puntualmente le istruzioni». Ciò significherebbe che tutte le mosse effettuate dal giovane istruttore sarebbero state indirizzate o  comunque seguite dalla torre di controllo e che un reale pericolo collisione non vi sia mai stato. 

«Ero sotto controllo radar – dice il pilota – e inoltre il mio era un volo pianificato già da questa mattina». «Calastri – aggiunge il presidente dell’aeroclub – stava utilizzando la rotta Saronno-Parma, che passa da Linate. Ha avuto l’ordine di proseguire e contattare la torre di controllo, cosa che ha puntualmente fatto. Mentre era in collegamento con la torre ha sentito che veniva dato l’ok al volo in partenza da Linate. Ha fatto quindi una virata e si è abbassato, perché è un pilota con esperienza e ha valutato pericolosa la situazione». 

L’onorevole Martini, che ha divulgato nel pomeriggio la notizia, ritiene che la distanza sia stata di 30 metri. Una eventualità decisamente smentita da Castiglioni: «A una valutazione soggettiva del pilota stimiamo che la distanza fosse di un chilometro e mezzo, ma lo dicono anche i tracciati Enav, che in un comunicato smentisce il pericolo collisione: si parla di un chilometro orizzontale e 230 metri in verticale».
Ma il Governo oggi è sembrato intenzionato ad avvalorare l’ipotesi di una imprudenza di Calesti. L’Enac ha notificato al pilota un il provvedimento di sospensione cautelativa dell’attività di volo. Il Ministro Lunardi ha anche dichiarato, nel pomeriggio, che la sicurezza di Linate non è in discussione e che tutto è da ricondurre al «gesto imponderabile del pilota che era alla guida dell’aereo». 
Da Vergiate non si è fatta attendere una risposta decisa a quanto affermato dal Ministro: «Ribadiamo le nostre dichiarazioni nonché quelle dei due piloti: dichiarazioni che siamo certi saranno confermate dalle verifiche tecniche. Ci risulta incomprensibile che il Ministro non abbia le informazioni esatte sulle modalità dell’accaduto»

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2002
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