Comunità Montana, otto consiglieri se ne vanno sbattendo la porta

Nella seduta di ieri sera si è consumato lo strappo tra le diverse componenti della maggioranza presieduta da Andrea Savini. Adesione unanime all’Agenda 21

Era oramai nell’aria che all’interno della maggioranza della Comunità Montana della Valcuvia fosse necessario un chiarimento circa gli indirizzi politici e amministrativi intrapresi in due anni di lavoro del direttivo Savini.
Fondamentale, a tal proposito, l’ultimo punto posto all’ordine del giorno nella seduta di ieri sera, lunedì 30 settembre. L’assemblea è stata chiamata a deliberare circa i Piani di Zona introdotti dalla legge 328. In pratica la legge prevede la creazione di ambiti territoriali omogenei per l’organizzazione e la gestione dei servizi alla persona. Il punto dolente è il ruolo che dovrà avere la stessa comunità montana. Da un lato, infatti, il direttivo, con l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Barra che ha proposto l’ente di piazza Marconi come capofila dell’organizzazione del Piano di Zona per l’intero distretto ASL di Laveno, o, in alternativa come ente pianificatore di un ulteriore sub ambito territoriale.

Dall’altro la posizione dell’assemblea dei sindaci dello stesso distretto ASL e di alcuni consiglieri della comunità montana, che vogliono siano i sindaci i primi attori nella pianificazione del Piano di Zona. Al momento di approvare le due alternative istanze presentate da Barra, otto componenti della maggioranza vicini a Forza Italia hanno abbandonato l’aula come segno di protesta, aggiungendosi ad altri nove consiglieri di minoranza usciti prima ancora della discussione. Si è consumata quindi una vera e propria frattura all’interno della maggioranza che regge l’attuale direttivo.
La proposta della Comunità Montana è così passata per il rotto della cuffia con 25 voti favorevoli. Un ruolo ancora una volta determinante l’ha avuto il gruppo dell’Ulivo che di fatto, votando il punto, ha lanciato un salvagente all’attuale direttivo, retto da Lega, Indipendenti e alcuni tesserati di Forza Italia, dopo lo strappo dei componenti il Polo Valcuviano. Sarà ora interessante verificare quali nuovi equilibri si potranno formare dopo quest’ulteriore apertura (è la terza assemblea in cui il voto del centrosinistra risulta determinante per sostenere i lavori in comunità montana).
Nel corso della seduta è stata approvata all’unanimità anche l’Agenda 21, ossia l’adesione alla carta di Aalaborg. Si tratta di un documento che intende uniformare le azioni di governo degli enti che lo sottoscrivono ad un particolare rispetto e salvaguardia del territorio. Passate a maggioranza anche una variazione di bilancio e la ricognizione sugli equilibri di bilancio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Ottobre 2002
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