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Non ci sarà nessuna commissione d’indagine. Lo ha deciso il consiglio comunale di ieri sera, venerdì 29 novembre, durante una seduta che è terminata a notte inoltrata. La richiesta era stata avanzata dalla minoranza riguardo ai fatti che hanno portato al risarcimento danni di oltre 210 mila euro all’impresa Perregrini di Sondrio. Impresa che si occupò di costruire l’attuale plesso scolastico che ospita oggi l’istituto psicopedagocico, ovvero l’ex scuola magistrale (nella foto). «Vogliamo solo fare una cronistoria attenta dei fatti» ha spiegato il consigliere dei Democratici di Sinistra Luca Carignola. Non era d’accordo con questa iniziativa tutta la maggioranza che ha quindi votato contro la nascita della commissione. Secondo Fabrizio Piacentini, capogruppo di Forza Italia, «c’è già in corso sulla faccenda un’indagine della magistratura contabile. Inoltre il fatto si è protratto per oltre 10 anni attraversando ben sei amministrazioni. Mi sembra inutile andare oltre e faccio i complimenti alla giunta Candiani di aver chiuso la questioni in soli 40 giorni dal proprio insediamento». Dello stesso parere anche Mario Clerici della Lega Nord: «Non sono i consiglieri comunali che hanno il compito di sostituirsi alla magistratura». In tutti gli interventi della maggioranza è stato specificato che la questione riguarda fatti «che non coinvolgono gli attuali consiglieri appena insediatisi». Secondo il consigliere diessino Walter Gaiani «la verità è che non si vuole andare ad individuare le responsabilità». Anche secondo il capogruppo del centrosinistra Luigi Luce «la maggioranza dovrebbe avvallare la richiesta: non vogliamo scovare responsabilità, è un’indagine conoscitiva con la quale vogliamo evitare che si ripetano simili errori. Vogliamo capire se c’è stata una negligenza da parte dell’amministrazione. Non capiamo perché non si debba accettare la costituzione della commissione». Ha chiuso la lunga discussione il sindaco Stefano Candiani. «Questo risarcimento – ha detto il primo cittadino – è già il risultato di un lodo arbitrale inappellabile, non di un accordo verbale tra due avvocati. Inoltre ricordo che per coprire questo risarcimento si è ricorso a un debito fuori bilancio e quindi è normale vi sia un controllo da parte della Corte dei Conti. Inoltre non possiamo avvallare una scelta di pregiudizio politico». Tutta la maggioranza ha così votato contraria alla costituzione della commissione di indagine. Favorevole soltanto la minoranza.
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