Aule deserte alle Bertacchi: in 673 incrociano le braccia

Ha avuto una adesione pressoché totale lo sciopero promosso dai genitori per protestare contro il dirigente scolastico

Le aule delle scuole elementari e medie Bertacchi di Busto Arsizio oggi, sabato 7, erano quasi deserte. Solo 75 dei 748 alunni dell’Istituto di via Pindemonte infatti hanno svolto le loro normali ore di lezione. Gli altri a casa, in sciopero. Una adesione che è stata pressoché totale. Così è andata la protesta promossa dai genitori come estremo gesto per manifestare contro le linee educative del dirigente scolastico Gaspare Paolo Scampini. A lui i genitori e gli insegnanti addebitano un disimpegno nei confronti del piano formativo e la completa assenza in importanti momenti decisionali o in soluzioni di delicati coflitti nelle classi. Sarebbe quindi il disinteresse generalizzato, che nell’ultimo anno (da quando Scampini si trova alla guida del terzo circolo) ha portato ad una situazione di muro contro muro fra genitori e dirigente. Il rischio, come denunciato anche dagli insegnanti, è il blocco delle attività didattiche e di progetti importanti compresi nell’offerta formativa. Per fare solo un esempio, giace nel limbo Dimat, il programma di matematica differenziata, che avrebbe già dovuto avviarsi. A stopparlo nei blocchi di partenza sarebbe una inadempienza amministrativa che compete al dirigente. 
Se questo era solo un esempio riportato da insegnanti e genitori è però l’intera cronistoria di questo ultimo anno a fornire le spiegazioni di un gesto estremo come quello dello sciopero per i giovani alunni. I problemi infatti alle Bertacchi erano iniziati già nel gennaio scorso, quando in due classi si erano verificati conflitti, rimasti poi irrisolti. E visto che allora i problemi erano rimasti tali e il clima nelle classi per nulla sereno, a settembre alcuni genitori hanno preferito trasferire sette alunni in altri istituti della città. Per questo nei giorni scorsi sulle Bertacchi c’è stato anche l’interesse dell’assessore alla pubblica istruzione Alberto Armiraglio. Un esodo di massa potrebbe causare disagi all’amministrazione nella gestione delle scuole cittadine.
 


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2002
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