«È un risultato importante. Ma ora ci vuole l’autonomia»

L'audiovestibologia dell'ospedale di Circolo trasloca nella palazzina del 118. Cauta soddisfazione viene espressa dall'Associazione che sostiene Sandro Burdo

«È il primo doveroso passo verso la realizzazione di un centro d’eccellenza per i bimbi audiolesi». È contenta ma cauta Tiziana Basso, presidentessa della Fondazione Audiovestibologia varesina (l’ex Aguav) , alla notizia che il professor Sandro Burdo potrà finalmente avere uno spazio decoroso tutto per sé. Il direttore generale Carlo Lucchina ha infatti firmato, poco prima di lasciare Villa Tamagno per migrare al Pirellone, il provvedimento di trasloco nei locali al primo piano della palazzina del 118.
«Sotto Natale avevamo fatto ulteriori pressioni perchè la situazione si sbloccasse prima del passaggio delle consegne al vertice, per non veder slittare ancora i tempi a causa dell’insediamento del nuovo direttore generale – spiega la signora Basso – La situazione era diventata davvero insostenibile. Nei corridoi vedevi di tutto, persino madri che allattavano. Il professor Burdo era stato costretto a bloccare le prenotazioni perché non riusciva più a far fronte alle tante richieste provenienti da tutt’Italia».
La strenna natalizia era attesa da tempo: l’estate scorsa, durante la tradizionale festa estiva dell’Associazione, era stato annunciata la costituzione di una fondazione. Una decisione maturata dai genitori per sostenere economicamente il professore e renderlo libero di cercare altrove condizioni di lavoro più consone.

«Ora la situazione, con il trasloco annunciato, migliora decisamente. Ma è solo il primo passo. Per diventare centro d’eccellenza è necessario dare autonomia al reparto. Far diventare realtà, cioè, la promessa che ci è stata fatta dallo stesso presidente lombardo Roberto Formigoni». Attualmente, Sandro Burdo ( in piedi nella foto) fa parte del neonato reparto di otorino del professor Castelnuovo, anche se si è liberata la direzione dell’altro reparto un tempo diretto dal professor Spriano, andato a Roma. Sandro Burdo, però, ripete da tempo di non voler dirigere l’intero reparto, ma di voler dare dignità alla sua attività, certamente di nicchia, ma che è fondamentale per ridare il sorriso a centinaia di bambini: l’audiovestibologia.
 Sul piano dell’autonomia, comunque, la strada è ancora lunga. Il trasloco, però, è un buon segno che rende l’inizio del 2003 pieno di speranza.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Dicembre 2002
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