Struttura protetta per anziani, lavori ultimati per primavera
La casa potrà ospitare 90 persone non autosufficienti di cui 18 malati di Alzahimer. Apertura ufficiale nel 2004
Saranno ultimati in primavera i lavori per la struttura protetta intercomunale per anziani da 90 posti. I lavori procedono celermente e per ora non sembra vi siano stati intoppi nella realizzazione dell’opera.
L’attesa per l’ultimazione della struttura è alta, non solo per la quantità di posti disponibili, ma anche perchè la "casa" sarà attrezzata per accogliere 18 malati di Alzahimer. La "residenza socio-assistenziale per anziani non autosufficienti" sorgerà in via Monte Nevoso, proprio alle spalle dell’ospedale Galmarini.
La struttura dovrebbe quindi in funzione a pieno regime entro la fine del 2004 e sarà a disposizione di tutti i residenti nei comuni del distretto sanitario di Tradate.
Alcuni numeri: 90 posti letto, oltre 5 mila metri quadri distribuiti su 4 piani (di cui 3 fuori terra), 3 mila metri quadri di verde che comprendono mille metri quadrati destinati a “verde terapeutico”, 12 miliardi di vecchie lire il costo complessivo dell’opera. Novità sostanziale introdotta dall’Asl di Varese è il fatto che per la prima volta in Lombardia, per gestire un costo di tale entità, è stata applicata la legge che prevede la gestione della futura struttura che sarà affidata all’azienda appaltatrice dei lavori, in questo caso la “Unieco” di Reggio Emilia. Dei 12 miliardi di lire, solo 6 infatti sono a carico della Regione, mentre il restante 50 per cento è a carico della Unieco che, secondo la convenzione, gestirà la struttura per 27 anni.
«I lavori stanno proseguendo regolarmente sia per quanto riguarda l’impresa, sia per quel che riguarda gli interventi collaterali a carico del Comune» spiega soddisfatto l’assessore ai Servizi Sociali Franco Accordino. Infatti, l’amministrazione tradatese si sta occupando di sistemare la via Monte Nevoso per renderla maggiormente accessibile al traffico (nell’occasione saranno anche rifatte le fognature), nonchè di creare una stradina di collegamento che porti direttamente al vicino ospedale, per ora raggiungibile solo facendo un lungo giro.
«Quando questa struttura sarà ultimata e riceverà anche l’accreditamento della Regione Lombardia – prosegue accordino -, sarà un tassello molto importante per gli anziani del distretto sanitario. Persone oggi lontane dalle loro famiglie perché si trovano in altre strutture più lontane, potranno riavvicinarsi a casa, in una struttura altamente confortevole».
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