Al lavoro con i figli, un micronido in ospedale

Una struttura collaudata nel tempo che ospita i bimbi dei dipendenti dell'azienda ospedaliera, ma non solo. Da gennaio aperte le iscrizioni per il prossimo anno

Dal 2001 esiste, accanto all’Azienda ospedaliera di Gallarate, un micronido denominato "Il nido sul melo", destinato ai figli dei dipendenti dell’Azienda. 
Aperto al II piano del Centro "Il Melo" di via Magenta, presso il Giardino d’inverno, originariamente destinato ad ospitare i nipotini che andavano a trovare i nonni, il micronido ha 16 posti autorizzati, 8 per lattanti e 8 per divezzi, ma è una struttura ambita anche da molti esterni, per l’organizzazione e l’atmosfera piacevole che vi si respira. E a gennaio apriranno le iscrizioni per il prossimo anno.
Ne parliamo con Rosanna Spada, direttrice della cooperativa Dimensione Famiglia che gestisce il servizio tramite convenzione con l’Azienda ospedaliera.
«Vengono privilegiati gli utenti che hanno genitori lavoranti nei tre plessi ospedalieri dell’Azienda, un posto è a disposizione dei dipendenti de "Il Melo" e solo se ci sono posti liberi vengono occupati da esterni (attualmente 4). A gennaio partiranno le prescrizioni per gli inserimenti di settembre 2004. Ci sono già richieste di esterni, ma prima vorremmo far conoscere questa opportunità ai dipendenti ospedalieri, perché il micronido è per loro ed è nato nell’ottica della sussidiarietà fra pubblico e privato».

Gli orari di apertura sono molto ampi, dalle 6,30 alle 22, ma in genere i genitori utilizzano un periodo più breve, dalle 7 alle 19,30; inoltre il nido resta aperto per tutto l’anno, quindi per 12 mesi, escluse le festività da calendario.
In questi giorni "Il nido sul melo" presenta la propria carta dei servizi, appena realizzata: verrà esposta in tutte le unità operative dei tre ospedali di Gallarate, Somma Lombardo e Angera. Vi sono contenuti i principi ispiratori e le finalità educative della struttura, che mira ad una visione unitaria del bambino.

La compagnia dell’educatrice, che è la figura di riferimento, la valorizzazione di ogni evento nella vita del bambino, l’educazione all’amicizia fra piccoli ospiti, la maturazione dell’identità individuale, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze, sono tutte fasi importanti del percorso educativo che mira a personalizzare al massimo l’inserimento del bambino nel nido.
«Nel micronido il distacco dalla famiglia avviene in modo graduale – spiega Spada –  mentre fra le attività quotidiane viene privilegiata l’attività ludica. Vi sono poi attività pittoriche e manipolative, racconti di favole, dialoghi con l’educatrice, conversazioni dei bambini fra loro. Il tempo e lo spazio di ogni giornata sono flessibili e il clima che si respira è positivo, tanto che molti esterni vorrebbero accedere a questa struttura, per certi versi privilegiata».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Novembre 2003
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