L’Enel: «Lampioni guasti? I sindaci sbagliano numero di telefono»
Secondo l'azienda le polemiche sollevate dal sindaco Gilli non hanno fondamento: il "contact center" non è a Potenza ma a Venezia
«Il sindaco di Saronno sbaglia semplicemente numero di telefono. Se facesse quello giusto noi ripareremmo il lampione guasto in sette giorni». È la risposta dell’Enel di Milano alle recenti lamentele del sindaco di Saronno, Pierluigi Gilli. Il primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva lamentato il fatto che Piazza Cadorna era al buio da oltre diciotto mesi e che per cambiare una lampadina bisognava chiamare un call center di Potenza. La situazione era balzata all’attenzione dell’opinione pubblica anche a Tradate dove il sindaco Stefano Candiani aveva protestato cambiando personalmente una lampadina. Situazione per la quale oggi rischia anche una denuncia. «Non riusciamo a capire il sindaco di Saronno – dicono dall’Enel -. Il contact center per la segnalazione dei guasti non è in Basilicata, ma a Mestre». Secondo l’azienda nel momento in cui arriva la segnalazione di un guasto con il relativo numero di lampione, il tutto viene immediatamente mandato alla società responsabile della riparazione. Il guasto, secondo un contratto che l’Enel ha stipulato con i diversi comuni d’Italia, viene quindi riparato entro sette giorni. «Se ciò non dovesse avvenire per particolari motivi, scriviamo al comune il motivo o la complicazione per cui non è stata eseguita la riparazione – proseguono dall’Enel -. A Potenza si trova il contact center di Enel Distribuzione energia elettrica e non ha niente a che fare con le riparazioni. Per questo c’è solo in con contact center di Venezia che possono chiamare tutti i cittadini, o i comuni, che hanno un contratto con Enel-Sole». «In questo modo siamo in grado di garantire tempi rapidi di risoluzione dei disservizi che ogni giorno si presentano sui numerosi comuni che gestiamo in Lombardia e in tutta Italia – concludono dall’Enel -. Nessuna valutazione in ordine alle priorità di intervento viene richiesta ai comuni. Sia per il caso di Tradate che per quello di Saronno, se non arrivano le segnalazioni, noi non possiamo riparare nulla». |
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