«Non serve andare a Como, bisogna migliorare i servizi»

Si accendono le polemiche sull’idea, avanzata dal soindaco Pierluigi GIlli, di entrare a far parte della provincia di Como. A entrare nel merito della discussione è Angelo Proserpio, esponente politico del centrosinistra e tra i probabili candidati dell’opposizione per le prossime elezioni amministrative di giugno. Proserpio non solo se la prende con Gilli definendo "inutile" la soluzione, ma anche con il rappresentante territoriale in Parlamento, l’onorevole Marco Airaghi. 
Proserpio aveva già chiamato all’attenzione dei cittadini le contraddizioni del territorio saronnese, i cui ambiti di competenza tra Carabinieri, Guardia di Finanza, Asl, Vigili del Fuoco, erano molto diversi tra loro. Sul proprio sito, durante le elezioni politiche del 2001 (che a Saronno furono però vinte nel 2001) pubblicò una serie di cartine esplicative sulla situazione territoriale. (nelle foto: le immagini del territorio tratte dal dito si Proserpio. Sopra: il riassunto. Sotto: la competenza territoriale dei carabinieri)

«Il sindaco di Saronno ha sollevato una questione che tocca gli abitanti del territorio saronnese fin da quando è stata istituita la provincia di Varese. Ma lo ha fatto indicando una soluzione impraticabile per la vastità degli interessi più o meno campanilistici prima ancora che per le difficoltà legislative – spiega Proserpio -. Diciamo chiaramente che quello che conta è la distribuzione delle competenze dei servizi locali per la sicurezza, la salute, l’istruzione, il lavoro, l’amministrazione della giustizia. Le reazioni dei sindaci dei comuni interessati dimostrano che a nessuno importa il tracciato dei confini provinciali. I servizi si cambiano con proposte di legge specifiche che prescindono dall’appartenenza provinciale e in effetti come si vede dalle cartine riportate integralmente sul sito, ci vuol poco a capire che non ha senso che i Carabinieri di Saronno vadano fino a Carnago, ma non a Rovello o Solaro». 

«Certo ci vorrebbe una presenza parlamentare più incisiva – prosegue l’esponente del centrosinistra saronnese -. Per esempio, Gilli e Airaghi hanno sbandierato in campagna elettorale una proposta di legge che non era farina del loro sacco per la modifica del territorio del tribunale di Saronno, qualcuno ha saputo qualcosa? E Gilli cosa ci dice dello stato dell’arte a proposito del piano territoriale di coordinamento provinciale che è in gestazione? Che si fa nella conferenza dei comuni? Sapendo di quali problemi soffre il nostro territorio e della necessità di un coordinamento interprovinciale, la sistemazione della zona del saronnese deve aver priorità assoluta. Ne è convinto il sindaco di Saronno? Vedo invece molte passerelle elettorali ed ora anche una la proposta della provincia di Como buona da accompagnare col panettone. Mi permetto un suggerimento a Gilli: faccia meno surf sui problemi e più immersione, anche se lavorare con la sonda ha un difetto: si vede poco».