«Una polemica di cattivo gusto»
Il sindaco Gilli risponde all'esponente del centrosinistra Proserpio e ribadisce le proprie posizioni in merito all'idea di passare sotto la provincia di Como
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riceviamo e pubblichiamo L’avv. Proserpio redivivo, con l’eleganza che ormai lo contraddistingue e con l’evidente desiderio di tornare alla ribalta su una passerella ben illuminata, comunica urbi et orbi il suo pensiero sulla questione delle circoscrizioni provinciali. Il circondario del Tribunale (che, fino all’istituzione della Provincia di Varese, 1927) era ampio, è stato ridotto a 6 Comuni; l’Ospedale "attaccato" a quello di Busto Arsizio; Enti importanti non trovano conveniente aprire una sede distaccata a Saronno, perché al centro di un piccolo circondario varesino di soli sei Comuni; qualche sportello è già stato chiuso (penso all’ESATRI, all’ENEL, alla TELECOM); le scelte di ampio respiro fatte dalla Provincia di Varese trovano limiti oggettivi nella particolare posizione eccentrica della città; penso alla viabilità, che soffoca la città, e che non può che essere vista in chiave comprensoriale e pluriprovinciale; i bacini fluviali (il nostro è quello del Lura) non corrispondono a quelli amministrativi (sicché il Genio Civile di Varese sistema gli argini del torrente Lura, ma si ferma nel bel mezzo di una pericolosa ansa, perché lì c’è il confine con Como…); ecc., ecc., ecc. L’idea di passare alla provincia di Como, seppure opinabile, ha dalla sua alcuni vantaggi: il capoluogo è più vicino a Saronno e più facilmente raggiungibile; Saronno sarebbe la seconda città di quella provincia e, con gli altri 5, avrebbe un peso notevole; il sistema scolastico superiore si equilibreberebbe verso il suo naturale bacino di utenza (tra Saronno e Como non ci sono scuole medie superiori); il distretto sanitario si amplierebbe a molti Comuni comaschi; l’Ospedale potrebbe riacquistare autonomia; alcuni Enti Pubblici rilevanti, con un bacino di utenza molto più ampio, potrebbero aprire sedi distaccate a Saronno; il territorio rispecchierebbe la geografia fluviale e sarebbe più compatto; sarebbe l’occasione per la riorganizzazione dei servizi giudiziari (ma all’avv. Proserpio, che Deputato non è stato eletto, nemmeno è piaciuto che l’On. Airaghi abbia presentato una proposta di legge circa il Tribunale di Saronno, sulla scorta delle proposte elaborate dallo stesso Proserpio; forse la firma di Airaghi, che ha riconosciuto il problema e la validità delle soluzioni già studiate, non è altrettanto degna? Ha fatto male il nostro Deputato ad occuparsi del suo territorio? O solo altri ne hanno il monopolio?); la viabilità provinciale e statale sarebbe governata da un ente in meno. Io ritengo che l’ingresso in una provincia a poco a poco ridotta (Como, sino agli ’20, comprendeva anche le attuali province di Sondrio, Lecco e, in parte, Varese, tra cui Varese città) possa contribuire in modo potente a ridare peso, autorevolezza e slancio a Saronno ed al Saronnese, che avrebbero il loro peso adeguato a livello superiore. Avv. Pierluigi Gilli |
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