La Lega al capezzale del senatùr
Maroni, Castelli, Calderoli, Fontana, Bonomi, Reguzzoni, Fumagalli, Speroni. I big del movimento al reparto cardiologia
Protetti dalla polizia, scortati fino al quinto piano, muti, preoccupati. Il gruppo dirigente della Lega Nord ha raggiunto l’ospedale di Varese in una mattinata di neve e freddo. Fin dalla prima mattina, sono arrivati il sindaco di Varese Aldo Fumagalli e il presidente del consiglio regionale Attillo Fontana.
Dopo le dieci arrivano il presidente della Provincia Marco Reguzzoni e il capo di gabinetto del ministro Francesco Speroni. Nessuna dichiarazione. Preceduti da un cordone di polizia arrivano dopo le 11 anche i ministri Roberto Maroni e Roberto Castelli. Entrano dall’atrio del reparto di cardiologia, si immergono nella folla di cronisti e curiosi e si dirigono velocemente verso l’unità coronarica dove il leader del carroccio sta lottando contro il malore che l’ha colpito nella notte.
Poco dopo arrivano altri politici: il sottosegretario alle rioforme Aldo Bracher (Fi), il presidente di Alitalia Giuseppe Bonomi, il vicepresidente del senato Roberto Calderoli, il senatore Antonio Tomassini (Fi), l’assessore alle culture della Regione Lombardia Ettore Albertoni, il capogruppo alla camera dell’Udc Luca Volontè.
I ministri Maroni e Castelli restano un’ora all’ospedale. Parlano con i colleghi di partito; all’uscita hanno il viso meno tirato. Parla solo il vicepreside Calderoli. Gli chiedono della rissa alla camera. Accanto a Bossi, da questa mattina, c’è la moglie, Manuela Marrone, e uno dei tre figli.
Radio Padania sta dedicando una lunga trasmissione in diretta con gli ascoltatori. Centinaia, le chiamate di incoraggiamento per Umberto Bossi. Ma l’ultimo bollettino medico ha ridato speranza ai tanti militanti in apprensione per la salute del fondatore del movimento.
Nel pomeriggio sono arrivati altri parlamentari: il senatore Luigi Peruzzotti, l’onorevole Giovanna Bianchi, l’assessore regionale alla sanità Borsani (An), il consigliere regionale Daniele Marantelli (Ds). E’ arrivato anche il rettore dell’Università dell’Insubria Renzo Dionigi e poco dopo quattro esponenti dei cobas del latte, tradizionalmente legati al carroccio.
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