Legambiente rincara la dose sulla Pedemontana

Le osservazioni degli ambientalisti cassanesi bocciano l'attuale tracciato proposto per l'autostrada, passante per zone a rischio idrogeologico

Elevato carico negativo sul territorio, scarsa utilità generale dell’opera. Questa la sentenza del Circolo di Legambiente Cassano Magnago "Il Presidio", che ha indirizzato le sue osservazioni sullo studio di impatto ambientale alla Direzione Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia. La prima e più grave contestazione mossa al progetto è quella di voler realizzare lo svincolo di collegamento con l’Autolaghi su un’area vincolata dal P.A.I. (piano per l’assetto idrogeologico) in fascia B e C, diversamente da quanto indicato nel progetto; dunque, oltre all’errore progettuale, c’è quello formale. L’autostrada verrebbe inoltre a ridurre gravemente l’area di spagliamento dei torrenti Rile e Tenore, "protagonisti" di notevoli disastri in passato a Cassano, e potrebbe persino inquinare la falda acquifera se la sua prosecuzione verso la nuova SS341 dovesse, come previsto, passare presso l’area dei Vasconi, una "bomba ecologica" dove si scaricano acque non depurate dei due torrenti e acque reflue dei Comuni circostanti. Come se non bastasse, gli svincoli occuperebbero parte dell’area del depuratore che oggi ripulisce in parte le acque del Rile. Pertanto l’ubicazione generale dello svincolo A8-Pedemontana è da ritenersi inadeguata. Ulteriori contestazioni riguardano lo svincolo "Olona" presso Solbiate, che distruggerebbe alcuni boschi e verrebbe ad intasare ulteriormente un’area già trafficatissima, oltre ad essere superfluo per la presenza del vicino svincolo di Busto Arsizio-Malpensa sull’Autolaghi; e la costruzione di una vasta area di servizio, che comporterebbe l’abbattimento di un’area boschiva dove invece si vorrebbe vedere realizzato un "corridoio ecologico" per consentire alla fauna di superare il tracciato autostradale. In sostanza, Legambiente Cassano boccia la Pedemontana da un lato per tutte queste problematiche di grave impatto ambientale che nessuna opera di mitigazione potrà contenere, dall’altro in base a studi, realizzati fra gli altri dal Politecnico di Milano, i quali dimostrerebbero come i flussi di traffico nella regione si indirizzino radialmente verso la metropoli lombarda, mentre la necessità di collegamenti autostradali est-ovest sarebbe nettamente minore di quanto sostenuto dai propugnatori della Pedemontana.

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Pubblicato il 25 Marzo 2004
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