Bestie di Satana, altri tre arresti
Si stringe il cerchio delle indagini attorno al gruppo di satanisti: in carcere tre giovani dell'hinterland Milanese con l'accusa di concorso in omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino
Si allargano le indagini sugli omicidi delle bestie di Satana, con altri tre giovani arrestati. A finire in carcere questa mattina sono stati Paolo Leoni, residente a Corsico, di 27 anni, Eros Monterosso di Sesto San Giovanni, e Marco Zampollo, di Brugherio, entrambi ventiseienni. I tre sono accusati del concorso nell’omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino, ma anche del tentato omicidio dei due stessi giovani, che risale al 31 dicembre 1997.
La notizia è stata diramata dalla Procura della Repubblica di
Busto Arsizio, che sta indagando sui delitti di Somma. L’ordine di custodia cautelare è stato firmato dal gip di Busto Arsizio Toni Novik.
Gli arresti riguardano i tre giovani che gravitavano nell’area della setta al centro delle indagini sull’assassinio di Chiara Marino e Fabio Tollis, misteriosamente "spariti" nel gennaio 1998 e i cui resti sono stati tristemente rinvenuti nel giugno scorso. Secondo gli inquirenti i tre avrebbero avuto un ruolo di "organizzatori" e "istigatori" del duplice omicidio di sei anni fa nei boschi di Somma Lombardo. Fisicamente non presenti al momento del duplice omicidio, i tre sembrano tuttavia aver avuto un ruolo importante nella fase della ideazione del crimine. A Leoni, inoltre, è contestata l’accusa di tentato omicidio per l’episodio del 31 dicembre 1997. Secondo gli inquirenti c’era anche lui quando tentarono di far saltare con del materiale esplosivo l’auto nella quale si trovavano Tollis e la Marino. Tentativo fallito, l’auto prese fuoco senza esplodere.
Le motivazioni dell’ordinanza non sono state rese note nei dettagli: «Tuttavia – ha spiegato Pizzi – abbiamo nuovi elementi consistenti del loro coinvolgimento. Elementi che prima erano tenui e che adesso sono invece molto più robusti».
Due mesi in cui le tecniche investigative hanno, presumibilmente, dato corpo e veridicità a quanto emerso dagli interrogatori di Andrea Volpe, il presunto omicida nella strage del ’98 e di Mariangela Pezzotta, avvenuto lo scorso inverno.
Con l’arresto dei tre sembra essersi chiuso il cerchio sui "satanisti" implicati nei due fatti sinora accertati. «Non è nostro compito sterminare una setta – ha precisato ancora Pizzi – ma riteniamo di aver circoscritto in maniera definita il quadro della situazione». Un esito, che al momento, non apre nuovi spiragli sulle altre morti sospette, quelle di Andrea Ballarin e Andrea Bontade, né su un ventilato terzo livello da cui sarebbero dipesi gli autori dei delitti.
Non filtrano indiscrezioni neanche su nuove possibili collaborazioni in carcere da parte dei primi arrestati.
Gli arresti odierni sono stati effettuati questa mattina all’alba. Secondo i testimoni, i tre giovani avrebbero accolto la visita dei carabinieri quasi rassegnati, come in attesa di un fatto ineludibile. Particolare al vaglio degli inquirenti: nella casa di Leoni, definito da Pizzi «figura carismatica», sono stati trovati cinque teschi
Salgono così a 7 le persone in carcere nell’ambito dell’indagine. Prima dei tre, erano finiti in manette, oltre al Volpe, anche Nicola Sapone, Pietro Guerrieri e Mario Maccione, che ai tempi della vicenda era minorenne. Gli interrogatori dei tre giovani cominceranno giovedì mattina.
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