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Non c’è ancora la prima pietra, ma il cammino verso l’albergo per il centro congressi di Ville Ponti è ormai avviato. Con un premio di 50mila euro per il primo classificato, la Camera di Commercio ha lanciato un concorso di idee per la realizzazione di un complesso alberghiero. Si passa così dai desideri e dai progetti a un iter ormai chiaro. I professionisti interessati potranno conoscere il bando integrale richiedendolo all’ufficio segreteria della Camera o scaricandolo direttamente dal sito ufficiale. La scadenza è fissata per il 19 novembre, settantacinquesimo giorno dalla data di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. «È un passo importante perché permette di avviare una procedura chiara e trasparente. – afferma con soddisfazione Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di commercio, – L’idea vincente sarà il punto di riferimento per realizzare il progetto preliminare che sarà pronto presumibilmente per la fine dell’anno». Con questo primo step di lavoro il Consiglio comunale potrà verificare le caratteristiche dell’opera e decidere per la variazione al piano regolatore tale da permettere la costruzione dell’albergo. «È importante sottolineare il fatto che si è tenuto in grande considerazione una serie di questioni molto importanti legate alla tutele ambientale e alla viabilità dell’intera zona. Quindi non parliamo di un semplice progetto strutturale e basta». Questo aspetto ha una sua logica per le diverse polemiche che in passato sono state sollevate verso questo progetto. L’albergo dovrebbe sorgere non nel parco, ma in una zona per ora non compresa nell’attuale perimetro delle Ville. Se arriverà il via libera da parte del Comune avrà avvio una seconda fase per l’affidamento dei lavori e la gestione della struttura stessa. Su questo ci sono diversi scenari più o meno preferiti da diversi interlocutori. Una prima possibilità è quella di un intervento diretto della Camera in modo da averne da subito sia la proprietà che la possibile gestione. Gli albergatori locali spingono verso questa soluzione anche se la più probabile sembra essere quella di un ricorso a una seconda gara per un project financing. Questo prevede l’intervento di forze private che si accollino l’onere della costruzione con il vantaggio di poter poi gestire per qualche decina di anni la struttura alberghiera che resterebbe poi di proprietà dell’ente camerale. Una discussione certamente importante e delicata, ma che dovrà tener comunque conto del progetto e delle indicazioni poi dell’amministrazione comunale. Resta comunque un passo avanti la scelta del concorso di idee a cui ci si augura, malgrado una cifra non altissima del premio, partecipino anche grandi progettisti mondiali in modo da prevedere un’opera originale e di valore per tutto il territorio.
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