Sciopero dell’abbonamento: a febbraio si viaggia “gratis”

Il comitato pendolari della linea Milano-Gallarate aderisce all’iniziativa di quello di Milano-Novara. Richiesta anche la "collaborazione" dei controllori

Da domani i pendolari della tratta Milano – Gallarate sono chiamati allo "sciopero". Il Comitato Pendolari spontaneo di questa linea per il mese di febbraio lancia una provocazione: lo sciopero dell’abbonamento, sulla scia dell’iniziativa già decisa dallo stesso comitato della tratta Milano – Novara.

Quella dei pendolari di Gallarate, Legnano e Busto, per citare solo alcune delle città interessate, non è solo una scelta solidale con i "colleghi" di Novara ma, come riportano sul loro sito ufficaile,  «un’iniziativa di protesta che rappresenta anche una minima forma di risarcimento economico per i numerosi e non più tollerabili disagi e ritardi subiti».

I perché e i modi di attuazione dello sciopero sono spiegati sia sul sito www.comitatopendolari.bravehost.com, sia sui volantini che sono stati distribuiti sui treni e che, questa mattina, erano affissi in vari punti della stazione di Busto Arsizio

Il messaggio del volantino invita gli utenti giornalieri di Trenitalia  a non comprare per il mese di febbraio l’abbonamento e, se richiesto dal controllore, mostrare il documento di viaggio del mese di gennaio. Questa, secondo i pendolari, sarebbe la riprova della condizione di clienti delle ferrovie.

Vari i consigli contenuti nel volantino, che rappresenta un vero e proprio vademecum informativo utile anche per tranquillizzare i pendolari giustamente spaventati da una possibile multa. «Negli orari di punta il gran numero dei pendolari scoraggerà il controllore a richiedere il biglietto. Nel pomeriggio non sparpagliamoci, ma prendiamo posto a partire dalla carrozza di testa. E’ necessario che fra i pendolari si instauri un rapporto di reciproca solidarietà».

Anche il "problema" controllore sembra avere una soluzione. «Non sei obbligato a mostrare al conduttore alcunché, non rappresenta un’autorità giudiziaria». Nonostante questo avvertimento, i pendolari sembrano cercare più la collaborazione dei dipendenti FS che lo scontro. Oltre ai volantini, sono state distribuite delle lettere da consegnare a capotreni e controllori. «Vi chiediamo di anteporre la vostra coscienza e dovere di uomini al vostro dovere professionale e di astenervi dall’eseguire il controllo dei biglietti come gesto di autentica solidarietà alle persone con cui ogni giorno condividete le precarie condizioni di viaggio e di lavoro».

«Ognuno è personalmente responsabile della propria azione di protesta» spiega ancora il Comitato «ma si sta procedendo anche a verifiche di carattere legale. In caso di multe, mandate una segnalazione alla casella di posta del Comitato: compendolari.mi-no@email.it».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2005
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