La sinistra c’è
Il successo del primo incontro pubblico di Sarfatti a Varese lascerà il segno. Protagoniste assolute le cinquecento persone accorse a Ville Ponti ad ascoltare Mario Agostinelli e il candidato alla presidenza della Regione. Protagoniste non solo per la grande partecipazione, ma per la capacità di ascolto, per la pazienza, ma soprattutto per aver saputo mettere sul piatto questioni importanti. Per una volta le divisioni a sinistra sono state messe in un cassetto. È prevalsa la voglia di far sentire la propria voce e di arrivare uniti per poter giocare una battaglia difficile ma non impossibile.
Mario Agostinelli e Riccardo Sarfatti non hanno tradito tutta quella voglia di partecipazione. Una serata giocata non sui temi tanto cari ai relatori (la pace, lo sviluppo dei popoli, l’internazionalizzazione, ecc), ma sulle questioni nodali che chi governerà la Lombardia dovrà affrontare con coraggio. Lo sviluppo economico e quello industriale, la mobilità, le infrastrutture, i servizi, la sanità, tutti aspetti su cui i due leader si sono confrontati.
In campagna elettorale è difficile credere che chi accetta una sfida lo faccia già da perdente, ma sul territorio lombardo le cose sembrerebbero proprio essere così. Ieri sera Sarfatti e con lui Agostinelli hanno trasmesso tutta un’altra carica ai cittadini accorsi a sentirli. Formigoni non ha vinto e se la straordinaria voglia di partecipazione continuerà a crescere e con questa la capacità di tutti di tenere insieme la coalizione, allora qualcosa potrebbe davvero esser cambiata e non tutto esser così scontato. La visibilità di Riccardo Sarfatti è ancora bassa, ma il tempo che rimane da qui al voto potrebbe bastare a colmare almeno questo distacco. Al resto dovranno lavorare quanti credono a un’alternativa possibile agli ultimi dieci anni di governo.
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