Oltre un’ora di pura energia e divertimento per lo spettacolo della BandaBardò

Balli ed emozioni al concerto della band toscana al Nautilus

Alle 23.32 le luci del Nautilus di Cardano al Campo si spengono e sul palco Greppi e compagni si mettono al collo gli strumenti mentre una sigla pre-registrata lancia le prime note di "Beppeanna". Inizio da brivido con "Vento in faccia" traccia estratta dall’album "Mojito Football Cub" e brano che dà il titolo del Dvd live appena prodotto dalla band. Il pubblico, non delle grandi occasioni, inizia subito a rispondere positivamente saltando e cantando a squarciagola.

Tour di presentazione dell’album e i pezzi nuovi non tardano a farsi ascoltare, grande esecuzione per "Tre passi avanti" canzone, che dà il titolo al nuovo disco uscito in settembre, omaggio a Ernesto Che Guevara ed al Sud America.

Il pubblico continua a dimenarsi sui ritmi imposti dalla band toscana che esegue le prime otto canzoni senza neppure un secondo di pausa. Dopo un’invettiva politica che attacca la maggioranza al potere  i toni rallentano con la ballata "Lo sciopero del sole”.

Siamo nel momento centrale dello show e qui la Banda propone in una sequenza molto ben pensata che innalza il ritmo pian piano "Mojito Football Club", "20 bottiglie di vino" e "Cuore a metà".

Come nel più classico e oramai scontato dei casi i membri del gruppo salutano il pubblico annunciando la fine del concerto con la sigla finale "That’s amore", canzone che tutti almeno una volta hanno sentito e che fa sognare il pubblico del Nautilus.

I sei toscanacci ritornano sul palco, tre chitarre, un contrabbasso elettrico una batteria ed un percussionista e lanciano lo sprint finale.

Viene proposta una nuova traccia del nuovo cd, dedicata al Messico, "Ramon" cantata proprio da Ramon, ovvero il percussionista. Poi è un escalation di vecchi successi "1,2,3 stella", "Manifesto", una cover non cantata di "Fischia il vento", uno dei canti della resistenza più noti.

Per finire l’inno che tutto il Nautilus, oramai quasi del tutto pieno, canta quasi urlando BeppeAnna, canzone gioco che lascia e lancia una grande energia a tutti i presenti, seguita come quasi sempre succede nei concerti della Bandabardò dal pezzo "Brigitte Bardot".

Il concerto sarebbe finito ma i gestori del locale dicono ai componenti della band che c’e’ tempo per un altro brano, il gruppo fa scegliere ai presenti che pezzo suonare e la sala chiede a gran voce "Ubriaco canta amore". Sulle dolci note della ballata il concerto della BandaBardò finisce. Un ora e venti di energia che ha fatto si che i presenti ballassero, saltassero e cantassero tutto il tempo. Un ottimo show che non ha lasciato segni di imperfezione. L’ingranaggio del gruppo è solido e ben oliato, insomma un invito a tutti coloro che se li sono persi.

 

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Pubblicato il 20 Febbraio 2005
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