Piccole imprese extracomunitarie crescono

Lo svela un'indagine Movimprese - Unioncamere. Un contributo decisivo al saldo positivo delle imprese in provincia e in Italia

Segnali già se ne vedono, sia nella realtà che nelle pieghe delle indagini economiche. Ora la conferma arriva anche da uno studio di Movimprese – Unioncamere: a Varese, come in tutta Italia, gli extracomunitari più che essere un problema, sono una vera e propria risorsa, anche nell’imprenditoria.
Secondo i risultati di questo studio, le imprese gestite da extracomunitari infatti ormai "doppiano"  il saldo delle imprese individuali prese nel suo complesso. 
Il dato delle  imprese varesine mostra un saldo positivo di 335 unità, rispetto all’anno scorso. Il saldo delle imprese gestite da immigrati extra UE nella Provincia fa segnare un più 490, cioè il 135,7% del totale della nostra provincia.

Un risultato dato innanzitutto da una somma algebrica: questo saldo deriva infatti dalla differenza tra il numero delle imprese aperte e il numero delle imprese chiuse nell’anno, ed evidentemente il numero di imprese aperte da cittadini extracomunitari supera di gran lunga il numero del numero delle imprese chiuse dagli stessi, mentre il mercato in generale delle imprese individuali risente delle numerose chiusure avvenute nel 2004.
Fatto sta che il saldo positivo, nelle imprese individuali in provincia di Varese è sostenuto decisamente dalla vivacità delle imprese gestite da extracomunitari.
Un fenomeno generale, tutto italiano, che negli anni ha assunto crescente rilievo e i cui protagonisti sono prevalentemente immigrati provenienti dai Paesi dell’Europa dell’Est, del Nord-Africa e della Cina.

In generale, la presenza di ditte individuali di immigrati tende a concentrarsi in pochi settori: commercio, costruzioni e attività manifatturiere. Il saldo dei tre settori rappresenta, infatti, il 76,7% del saldo complessivo delle ditte individuali costituite da immigrati nel 2004.
In alcuni settori questo fenomeno risulta poi addirittura determinante per la tenuta o la crescita dell’intero comparto. Ciò avviene nel settore del commercio al dettaglio, in cui il saldo determinato dagli immigrati (10.372 unità) supera da solo il saldo complessivo del settore (7.387 unità) e nel settore alberghi e ristoranti, dove le 256 unità in più con titolare immigrato superano da sole il saldo complessivo del comparto (95 unità).
Il contributo degli imprenditori immigrati è significativo nei servizi di telecomunicazione (dove determina il 70% del saldo di imprese individuali), nel settore delle costruzioni (il 57,9% del saldo) e nel commercio all’ingrosso (il 38,9%).
In alcuni casi, però, il pur consistente saldo di imprese di immigrati non riesce a compensare la perdita di imprese nazionali, come nell’abbigliamento: le 662 imprese in più con passaporto straniero bilanciano solo a metà il saldo negativo di 1.333 imprese imprenditori italiani.

Storie di imprenditori stranieri a Varese

L’assicuratore cinese
Il pizzaiolo marocchino
le bancarelle dell’abbigliamento cinesi
le imprenditrici etiopiche

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2005
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