Primi accordi con Sea, sciopero rinviato
Soddisfatti i sindacati, unica voce fuori dal coro la Filt-Cgil di Varese: «È solo un modo per posticipare il problema»
Nella tarda notte di ieri, giovedì 25 febbraio, è stato raggiunto l’accordo tra sindacati e Sea, società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa. La società presieduta da Giuseppe Bencini, presente all’incontro, ha deciso di posticipare l’inizio dei nuovi turni dal 1° al 31 marzo. Lo stesso mese di marzo sarà dedicato ai lavori di una commissione bilaterale che avrà lo scopo di analizzare l’impatto del nuovo sistema di turnazione. Inoltre, Sea si è dichiarata disponibile ad attivare, entro la fine del mese di aprile, un confronto che avrà lo scopo di perfezionare un protocollo di relazioni industriali valido per il gruppo Sea e a discutere di ferie e congedi parentali, secondo le disponibilità che la vigente normativa affida alla contrattazione collettiva.
«Il tentativo di modificare unilateralmente importanti aspetti dell’organizzazione del lavoro da parte di Sea – ha detto Dario Balotta, segretario generale della Fit-Cisl Lombardia – è fallito. Abbiamo costretto Sea ad aprire un tavolo di trattativa che ha consentito il mantenimento della fruizione delle ferie secondo l’attuale modello, mentre i turni saranno oggetto di specifica contrattazione. Per noi Bencini ha fatto marcia indietro e ha dovuto concordare l’adozione di un protocollo sulle relazioni industriali per il futuro, atto ad evitare il ripetersi di colpi di mano unilaterali». Sulla stessa linea i commenti di Antonio Albrizio, segretario provinciale di Uilt-Uil: «È l’inizio di un percorso, non certo la fine. Abbiamo riportato la situazione ad un livello di trattativa. Sea ha ritirato gli atti unilaterali e la commissione che dovrà trovare un accordo sui turni è un bel passo avanti. L’impegno a discutere c’è. Poter intavolare una trattativa non vuol dire trovare necessariamente un accordo, ma almeno, finalmente, ci si parla».
L’unica sigla a non aver firmato l’intesa è stata la Filt-Cgil provinciale, rappresentata da Luigi Argiolas e Ezio Colombo. «L’accodo firmato – spiega Colombo – è solo un modo per rinviare la questione. Il problema è ben più ampio, Sea non ha voluto nemmeno cominciare a discutere di lavoratori interinali e lavoro precario. Senza una vera discussione che tocchi l’argomento precari non ci può essere per noi un confronto onesto». Su posizioni opposte Nino Cortorillo, della segretria regionale di Filt-Cgil: «Le luci sono più delle ombre. Si doveva affrontare il problema dei turni e delle ferie e lo si è fatto, portando Sea a rivedere le proprie posizioni unilaterali. In più abbiamo posto le basi per una discussione sui piani aziendali della società. Sono passi avanti importanti. Quello della precarietà è un tema da noi sollevato più volte, anche ieri sera: ne dovremo discutere in futuro, sapendo che noi e l’azienda partiamo da posizioni opposte. Certo è che la firma dell’accordo evita di surriscaldare un clima già teso, mentre non firmare vuol dire aggiungere problemi ai problemi».
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