Aria di elezioni, la maggioranza perde i pezzi
Si consuma la spaccatura tra i sostenitori di Minelli e il resto della giunta che appoggia Mentasti. Ritirata la delega all'assessore Franzetti
Ad un mese dalle elezioni si consuma la spaccatura all’interno della giunta Mentasti. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale prima delle elezioni, con la presenza della sola maggioranza (minoranza assente per protesta alle modifiche al P.r.g.), l’ala «minelliana» interna alla giunta Mentasti, prende il volo.
Quattro consiglieri che sostenevano Mentasti, ma già da ora fedeli al candidato sindaco Vittorio Minelli, hanno lasciato la maggioranza attuale con una dichiarazione di dissociazione ad effetto firmata dall’assessore alle politiche sociali Caterina Franzetti. Il documento è stato sottoscritto anche da un altro assessore, Piermarcello Castelli, con delega all’istruzione, e dai consiglieri Silvano Piazza e Vito Vaglio.
Il testo lancia precise accuse al sindaco Gianercole Mentasti: «Giunti ormai a fine legislatura riteniamo doveroso e legittimo dissociarci pubblicamente da scelte politiche e metodologiche prettamente verticistiche e personalistiche imposte all’indirizzo amministrativo nell’ultimo periodo – ha dichiarato Caterina Franzetti ieri sera durante la seduta di consiglio – circostanza che non ci permette di condividere per il futuro alcun progetto amministrativo che preveda la ricandidatura a sindaco del dottor Gianercole Mentasti».
I due assessori e i due consiglieri non hanno comunque voluto lasciare il loro incarico ritenendo preciso dovere portare a termine il mandato. Il diretto interessato, però, ha preferito non intervenire subito dopo la lettura del messaggio e ha continuato la seduta di consiglio fino al termine.
Questa mattina giunge però la risposta del sindaco che ha annunciato il ritiro della delega di assessore ai servizi sociali a Caterina Franzetti: «Venendo meno i presupposti di collaborazione e fiducia – ha dichiarato Mentasti – non vedo perché la lettrice del messaggio debba ancora far parte della giunta».
Si conclude in questo modo il quinquennio amministrativo della lista «Luino oltre il polo». Già in passato discordie e malumori all’interno della maggioranza avevano minato la stabilità dell’amministrazione anche se poi gli strappi, quello tra An e la giunta sul caso della casa di riposo Monsignor Comi, erano stati ricuciti. Questa volta, a giochi fatti, non ve ne sarà alcun bisogno.
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