Lavoratrici ausiliarie: per ora ci pensa Aspem, poi si vedrà

Conferenza stampa degli assessori di Forza Italia al gran completo

«Useremo il buon senso e il dialogo e non il codice». Questa la sintesi della conferenza stampa voluta e gestita dal vicesindaco e dai suoi assessori per la vicenda riguadante le lavoratrici ausiliarie dei servizi educativi.
Lo sciopero della scorsa settimana e la successiva "occupazione" di spazi di palazzo Estense ha fatto precipitare una situazione che già era molto tesa. La soluzione è stata la "sconfessione" dell’Ati vincitrice della gara di appalto così che due delle tre cooperative si sono ritirate rininciando al lavoro. La terza, la Diamante mantiene invece il lavoro delle pulizie con 13 donne assunte e ancora qualche punto di tensione.
Vicesindaco e assessori hanno ribadito che la gara di appalto è stata sospesa in modo cautelativo in attesa di capire se questa vada annullata o si debba procedere ad assegnare il lavoro alle altre partecipanti.
Nel frattempo per garantire il servizio alle famiglie è intervenuta Aspem spa che si farà carico delle lavoratrici e quindi dell’effettivo svolgimento del lavoro. A questo proposito nella notte di martedì è stato raggiunto un accordo tra il Comune e il sindacato che prevede una serie di garanzie alle lavoratrici. L’accordo andrà poi ratificato dall’Aspem spa.
Angela Marra, responsabile della Filcams-Cgil usa parole dure nei riguardi dell’amministrazione. «Ora non ci vengano a dire che occorre anche ringraziarli. Sindaco e assessori hanno la totale responsabilità dei fatti. Ora cercano di salvare capra e cavoli, ma è chiaro il gran pasticcio che si è fatto». Pasticcio che non trova fine tanto che il Comune si sarebbe impegnato a far assumere a tempo indeterminato le lavoratici da Aspem spa. Non solo, ma l’azienda garantirebbe la corresponsione di 17mila euro  a fronte del contenzioso economico aperto dalle lavoratrici per le differennti retribuzioni percepite nei mesi passati (si consideri che il passaggio ha significato una diminuzione di circa 300 euro lordi al mese che significa paghe da 900 a 680 euro netti). A questo punto non si capisce perché Aspem che è un’azienda privata dovrebbe adempiere a un impegno che non la riguarda affatto. «Siamo in attesa di sapere infatti, – prosegue la Marra –  se Aspem ratificherà o meno l’ipotesi di accordo».
Nella conferenza stampa di oggi non si è entrati nelle questioni legate alle trattative, ma la posizione espressa da Roberto Puricelli, vicesindaco, rimetterebbero tutto in discussione qualora la gara di appalto restasse ancora valida. Questo perché tutte le garanzie retributive  e contrattuali dalla gara non sono affatto garantite e su questo si è scatenata la bagarre dei mesi scorsi tra lavoratrici, coperative e servizi.
Resta l’amaro in bocca perché, per quanto l’assessore Papale abbia negato disservizi e  il peggiormaneto dello standard dei servizi, i gentori di  molti asili nido e scuole materne, nonche dei servizi parascolastici delle scuole elementari stanno continuando a protestare per lo stato delle cose presenti. Un continuo scaricabarile che come effetto reale ha prodotto solo la gran confusione e conflittualità che ancora non è sciolta del tutto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2005
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