«Casorate Sempione è un paradiso per chi ama i cavalli, lotterò perchè non venga distrutto». Monica Bernardis è la candidata della Lega Nord per la corsa alle prossime amministrative del 3 e 4 aprile. La trentacinquenne di Gallarate, proprietaria di un negozio di articoli per l’equitazione in centro a Casorate, è da sempre una militante del Carroccio: «Mi sono avvicinata alla politica ai tempi del liceo – spiega Monica Bernardis – grazie agli insegnamenti della professoressa Piccoli. Dal 1990 mi sono data da fare nella politica amministrativa, prima con la carica di consigliere comunale a Gallarate, poi con due mandati i Provincia con Ferrario presidente, nel corso dei quali ho lavorato nelle commissioni sport e pubblica istruzione. La scelta di candidarmi a Casorate è maturata grazie alla spinta e alla fiducia della sezione casoratese. Io conosco bene il paese, mi sono innamorata di quella che era chiamata la “Piccola Inghilterra” per l’elevato numero di maneggi e il caratteristico paesaggio e ho aperto il negozio in centro». La lista è composta da iscritti alla Lega Nord e semplici simpatizzanti indipendenti: «È un mix di giovani e persone più esperte, provenienti da mondi diversi. Siamo convinti di avere messo insieme una lista forte. Se saremo premiati metteremo in pratica il nostro programma, altrimenti siederemo tra i banchi dell’opposizione per difendere le posizioni di chi ci ha votato».
«La Lega Nord ha scelto di correre da sola – continua la Bernardis – per divergenze incolmabili sul programma e per questioni di principio. Gli altri componenti della CdL non hanno voluto ascoltare le nostre posizioni e noi abbiamo fatto una scelta di coerenza. Per il Carroccio la trasparenza è sempre stata un punto d’onore. Non siamo mai stati a caccia di posti. È una scelta coraggiosa, ma inevitabile. Il nostro programma è basato su due punti fondamentali, urbanistica e persona. Il territorio è per noi il fulcro di ogni discussione, deve essere mantenuto e tutelato. Siamo contrari ad opere pubbliche faraoniche, fatte e pensate solo per avere più oneri di urbanizzazione, senza tener conto dei costi di gestione e della deturpazione dell’ambiente. Non vedo perchè nel centro Italia si tutela il paesaggio e Casorate debba essere smembrata. Il sociale è l’altro punto centrale del programma: vogliamo aumentare i servizi alla persona, incentivare la creazione di un polo Asl a Casorate e dare spazio alle associazioni. La persona deve ritornare al centro della vita politica».
L’allargamento di Malpensa è sempre stato osteggiato dalla Lega Nord, protagonista di battaglie a toni accesi e tinte forti. Ora che Malpensa c’è ed è una realtà, il Carroccio non ha dissotterrato l’ascia di guerra: «Lo scalo allargato – spiega ancora la Bernardis – non ha portato vantaggi a Casorate. Dobbiamo predisporre un tavolo per trattare a livelli più alti, per non farci cadere le cose dall’alto e contare di più. Un Comune come il nostro dovrebbe cercare i canali giusti e discutere con chi prende le decisioni. Lo stesso discorso vale per il nodo ferroviario che dovrebbe attraversare Casorate: non ne vedo l’utilità, mi sembra una follia. Se lo devono fare per forza, che almeno facciano attenzione a non deturpare l’ambiente, anche se mi sembra difficile. La ferrovia passerà infatti sotto numerosi maneggi, turbando la tranquillità di chi ci lavora e degli animali. Il problema vero è l’incapacità di discutere e di dialogare tra i vari piani della politica».
La chiusura è deicata ad una valutazione sulla grande frammentazione elettorale che si prospetta a Casorate: «A mio parere – conclude la candidata della Lega Nord e Indipendenti – è un buon segno, vuol dire che ci sono tante persone interessate al proprio paese. La spaccatura del centrodestra può essere per noi un fattore positivo, spetterà ai casoratesi decidere chi premiare».
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