È la Serbia la nuova vetrina del tessile varesino
Promosso dalla Camera di Commercio un nuovo incontro per avvicinare gli imprenditori varesini al mercato serbo. Questa volta le trattative sono tutte per il tessile.
Dopo il successo del primo incontro (affari conclusi positivamente per alcune imprese ed una proposta di contratto con Augusta in esame al Ministero serbo), che nell’aprile scorso aveva permesso ad alcuni imprenditori locali di incontrare una delegazione della Serbia e del Montenegro interessata ad avviare relazioni commerciali con le industrie lombarde, la Camera di Commercio di Varese, questa mattina ha riproposto l’iniziativa coinvolgendo nuovi operatori. Protagonisti questa volta gli operatori del tessile: l’incontro è stato infatti organizzato per le imprese realizzatrici di manufatti e capi finiti o produttrici di macchinari per la tessitura. Gli imprenditori ed i rappresentanti che vi hanno partecipato hanno avuto così la possibilità di incontrare i rappresentanti di 15 imprese serbe intenzionate ad avviare una collaborazione commerciale con le imprese del distretto varesino.
«La Serbia, porta d’accesso del Made in Italy verso oriente, offre notevoli opportunità per la nostra imprenditoria, per via della dimensione del mercato, della vicinanza con il nostro paese e delle aperture economiche in atto nei Balcani. Mi sembra, quindi, che siano tanti gli elementi che dimostrino come l’incontro di oggi costituisca un’occasione preziosa per rafforzare rapporti di interscambio a vantaggio delle rispettive economie» ad affermarlo è Mauro Temporelli, segretario generale della Camera di Commercio varesina.
Le opportunità offerte dal mercato balcanico sono state illustrate nel corso delle prime due ore dell’incontro con gli interventi di alcuni delegati istituzionali della Camera di Commercio serba.
La seconda metà della mattinata ha visto invece il confronto diretto tra gli imprenditori serbi e gli operatori del tessile varesino alla ricerca di nuovi partners commerciali ed economici. «Le imprese serbe sono qui per esplorare e ricercare nuove possibilità di cooperazione e sviluppo – ha spiegato Radmila Milivojevic, coordinatrice della Camera di Commercio della Serbia – il nostro obiettivo è quello di allargare la collaborazione tra i nostri imprenditori e quelli Lombardi, in particolar modo Varesini e Milanesi. Il prossimo appuntamento è fissato in autunno. Ad ottobre però saranno i varesini a venire in visita in Serbia».
Il mercato serbo negli ultimi anni ha subito delle modifiche radicali e Radmila Milivojevic non lo nasconde: «Le nostra economia ed il sistema legislativo sono in piena fase di trasformazione è iniziata una profonda fase di privatizzazione che ha mutato radicalmente la struttura delle imprese. A differenza delle grandi imprese, che sono ancora controllate dall’ente pubblico, le piccole e medie imprese che sono state privatizzate dispongono di iniziativa, nuove idee e tecnologie avanzate».
«Con questa iniziativa si vuole andare oltre alle classiche operazioni di import-export – ha la Milivojevic – Dal punto di vista delle imprese serbe l’adesione a questa iniziativa si colloca in un progetto più ampio di apertura verso i paesi dell’Unione Europea.»
Più che un incontro quello di oggi è stato una visita di esplorazione: dopo i faccia a faccia con gli imprenditori varesini la delegazione serba si trasferirà al Centro Cot di Busto Arsizio e concluderà la giornata visitando alcune aziende tessili della provincia.
Un meeting voluto dalla Camera di Commercio varesina in collaborazione con Promos, azienda speciale dell’ente camerale di Milano, e con l’Osservatorio Provinciale sull’Internazionalizzazione composto dalle associazioni di categoria Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Associazione Artigiani, Cna, Api, Acai, Cdo Altomilanese oltre che dai consorzi Ceam, Cotonemoda, Promoscambi e Provex nonché dal Centro Estero Camere Commercio Lombarde e di Centrocot.
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