Lo sciopero della Rustichella

Dove si perde il conto delle imprese berlusconiane, si lancia una protesta e si trova finalmente il candidato sindaco dell’Unione
Pare non ci sia verso: nella settimana in cui il presidente del consiglio ha fatto bloccare la norma sui diritti tv (che favorisce spudoratamente Mediaset), ha fatto introdurre l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione (che lo salva dall’ennesimo processo) e ha detto che il cambio ideale dell’euro sarebbe stato 1500 lire (che avrebbe voluto dire non vendere più uno spillo fuori dell’Italia), nonostante tutto ciò, insomma, il problema italiano restano le telefonate Fassino – Consorte e le cene tra alcuni diessini e manager finanziari. Dettaglio: Fiorani ha tranquillamente ammesso di aver incontrato Berlusconi nei giorni in cui lanciava l’opa su Antonveneta.

VENGO ANCH’IO – La proposta di manifestazione al casello di Lainate, lanciata dal presidente della Provincia Reguzzoni, contro i rincari dei pedaggi è stata accolta con tiepidità dalle parti sociali. Peccato; al numero uno di Villa Recalcati, però, il qui presente dà la sua adesione personale se, trovandosi dalle parti di Lainate oltre che per il caro pedaggio Reguzzoni vorrà protestare anche contro il caro autogrill (sempre proprietà di Società Autostrade): due giorni fa per due Rustichelle “demi cuit” e due bicchieri (di carta) di Coca, consumati in piedi, serviti da un’energumena che non ha detto manco “buongiorno” sono stati pagati 9 euro e 40 centesimi. Vale a dire l’equivalente di un pasto in una modesta trattoria. Caro presidente, se i dieci centesimi di rincaro del pedaggio sono un furto, questo come lo chiamiamo?

TOTOCANDIDATI – Aggiornamento della questione primarie a sinistra; la consultazione rischia di non farsi, come avevamo purtroppo pronosticato, per la ragione più sconfortante, cioè la mancanza di partecipanti: non ci sono persone disposte a giocarsi la faccia (e magari rischiare di vincere) la consultazione per stabilire chi dovrà vedersela col candidato di centrodestra. Chissà se dalle parti dell’Unione si chiedono come mai il loro campo politico, pur mettendo assieme ormai da anni un soddisfacente serbatoio di voti, è così poco attrattivo quando si tratta di reclutare candidati. Per la verità un pretendente si sta facendo strada ma rischia di essere scovato nel più impensato dei posti: è il nuovo segretario della Lega Nord Binelli il quale non perde occasione di dire che la giunta Fumagalli ha combinato qualche bischerata. Tu guarda i casi della vita…

A FUTURA MEMORIA – Che vinca la destra, che vinca la sinistra, i nuovi timonieri della città farebbero bene a mandare a memoria i pochi dati diffusi qualche giorno fa dall’ufficio anagrafe di Palazzo Estense: la città sta perdendo popolazione, la gente scappa da Varese, chi resta è sempre più vecchio e aumentano i sigles. Se non andiamo errati, Fontanella anni fa definì Varese “un dormitorio ben attrezzato”. Avanti di questo passo rischia di essere qualcosa di peggio, che non vogliamo nemmeno nominare.

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Pubblicato il 14 Gennaio 2006
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