«Un traguardo per l’Einaudi, ora dobbiamo guardare avanti»
L'assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Graziella Giacon parla anche di futuri interventi al Cairoli e alle scuole di Busto e Castellanza
«Quella del Liceo Einaudi era un’occasione che ci si è presentata e non potevamo certo lasciarcela scappare». Non nasconde la soddisfazione per l’obiettivo raggiunto l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica Graziella Giacon, dopo l’annuncio che l’istituto tecnico commerciale sarà riunito in un unico comparto compreso tra le vie Milano (nella vecchia sede dell’Artistico), Como e Rainoldi. «La sede di via Goldoni – continua l’assessore – è ormai un prefabbricato vecchio e difficilmente recuperabile. La nostra è stata una scelta di buon senso: in futuro gli studenti avranno acceso a un edificio non solo bello, ma soprattutto funzionale».
Lo sguardo ora va per forza di cose a un altro storico edificio varesino, cioè il Liceo Classico Cairoli, che proprio nel settembre 2005 ha festeggiato settant’anni con ben 1150 iscritti e un problema di spazi: 7 classi al Daverio e 3 per cui il Dirigente Scolastico, Maurizio Tallone, ipotizzava una turnazione sfruttando i laboratori.
«Stiamo provvedendo a mettere a norma l’edificio e a ristrutturarlo – spiega l’assessore Giacon -. Abbiamo appena concluso il primo lotto dei lavori e ora dovrebbe partire il secondo. Per il momento abbiamo deciso di agire in questo senso e di indirizzare gli interventi anche sul altri, in condizioni anche peggiori, come l’Einaudi».
Per il futuro quindi l’assessore non scarta l’ipotesi di un ampliamento, oltre a quella di aprire nuove sedi in altre zone della provincia. «È un progetto che ha l’obiettivo di facilitare la mobilità degli studenti che non saranno più costretti a spostarsi a Varese e che migliorerà la loro qualità di vita. Dobbiamo ammettere che è un’iniziativa partita a rilento, ma è giusto concedere alle famiglie un pò di tempo per adeguarsi».
Le strutture scolastiche di Varese, non sono certo le uniche della provincia ad aver “urgente” bisogno di ristrutturazione e ampliamenti. «Ora dobbiamo pensare alla sede dell’ Ipsia di Castellanza che andrà spostato a Busto e al Liceo Artistico di Busto. C’era un accordo di programma con il Comune bustocco, ma dopo la caduta della Giunta i lavori si sono fermati: noi abbiamo messo a bilancio l’intervento di ampliamento, ma il terreno sui cui dovrebbe sorgere la nuova struttura è di proprietà comunale».
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