«Piscina comunale? Sembra la campagna elettorale del 2002»

I Democratici di sinistra attaccano le scelte dell’amministrazione sul nuovo impianto: troppo oneroso, inutile, promesso da troppi anni

La campagna elettorale per le prossime elezioni è ormai iniziata. Certo non ufficialmente, ma le polemiche cominciano a farsi sentire. Come quella per la piscina comunale: infatti, secondo la minoranza, «il Sindaco non avrà la soddisfazione di tagliare il nastro al termine della legislatura – commenta Luca Carignola, capogruppo in consiglio comunale dei Democratici di Sinistra -, ed è certamente un magro risultato, visto che i cartelloni elettorali della Lega del 2002 illustravano come già realizzato l’impianto; a questo punto, ci aspettiamo che per la prossima campagna elettorale vengano utilizzati gli stessi manifesti di cinque anni fa».

Nei giorni scorsi infatti il sindaco ha annunciato che la nuova piscina sarà inaugurata il prossimo 30 giugno, con tanto di emissione di 20 mila biglietti di ingresso gratuiti per i tradatesi. I lavori stanno procedendo celermente e pare che questa volta, dopo anni di attesa, sia la volta buona. Il cantiere, infatti, era stato aperto ancora nel 2001, poi vi furono diversi problemi con la ditta appaltatrice e il Comune avviò un contenzioso che si risolse dolo nel 2004. Poi ripartì l’iter per un nuovo appalto.

«Prendiamo per buona la data fissata per l’inaugurazione del tanto atteso impianto natatorio, anche se ad oggi, visto lo stato dei lavori, sembra impossibile vedere tutto finito per il 30 giugno; staremo a vedere, ma facciamo gli auguri all’impresa costruttrice – prosegue Carignola -. Comunque, ora che la costruzione si avvia alla conclusione, non si può fare a meno di riflettere seriamente su come l’Amministrazione comunale abbia gestito l’intera vicenda: addirittura l’Autorità per la vigilanza dei lavori pubblici ha bacchettato l’operato dell’attuale Amministrazione».

Nel mirino del capogruppo diessino vi sono soprattutto i lunghi tempi di attesa: «Quanto tempo si è dovuto aspettare per avere un’opera di questo genere che doveva essere pronta nel 2002? E quanti soldi della collettività sono stati spesi in tutto? Oltre 4 milioni di euro: probabilmente, con solo la metà dei soldi stanziati per la piscina si sarebbe potuto mettere mano al centro storico, e ciò senza ricorrere agli oneri di urbanizzazione che derivano dalla cementificazione della città in atto.

Occorrerà verificare poi la competitività del nuovo impianto con quelli limitrofi: i documenti approvati in Consiglio comunale erano basati su dati d’afflusso di visitatori molto ottimistici e su prezzi d’ingresso troppo alti. Infine, in tempi in cui l’acqua a Tradate non sembra certo abbondare, la cittadinanza vorrebbe anche essere rassicurata sull’approvvigionamento idrico dell’impianto, che non può certo avvenire a discapito dei fabbisogni della collettività».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2007
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