Un convegno su Cooperative ed appalti pubblici di servizi
Si è parlato delle novità introdotte nel corso del 2006, dal codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture
Riceviamo e pubblichiamo
Sabato 19 maggio 2007, presso il Collegio De Filippi di Varese, si è tenuto il convegno “Cooperative ed appalti pubblici di Servizi”. Il Convegno verteva su un tema particolarmente attuale ed importante, in quanto si trattava di spiegare le novità introdotte, nel corso del 2006, dal codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
I lavori sono stati aperti dall’Avv. Claudio Marelli, Presidente di Confcooperative Varese, il quale ha spiegato le ragioni per cui l’organizzazione ha ritenuto opportuno organizzare il convegno ed ha altresì fatto il punto sulla situazione di Confcooperative in Provincia di Varese (215 cooperative associate, 29.000 soci, 3000 occupati, 75.000.000 di euro di giro di affari).
L’Avv. Marelli tra l’altro è stato recentemente indicato all’unanimità da Confcooperative Varese a rappresentare l’organizzazione del nuovo Consiglio della Camera di Commercio.
I lavori del convegno sono proseguiti con l’intervento del Consigliere Regionale Giuseppe Adamoli, Presidente della Commissione sullo Statuto della Regione Lombardia. Egli ha tenuto un apprezzato discorso, nel quale ha messo in evidenza la grande importanza della cooperazione sia per il ruolo sociale che ricopre e sia per la crescita avuta in questi ultimi anni, tanto che oggi il movimento cooperativo rappresenta il 7,3% del PIL nazionale.
E’ stata quindi concessa la parola per un saluto ai Candidati alla Presidenza della Provincia di Varese presenti in sala. Sono così intervenuti l’On. Paolo Caccia e Alessio Nicoletti, i quali hanno ribadito il ruolo fondamentale che ricopre, nella società, la cooperazione in ogni sua forma: sociale, lavoro, consumo ecc… e hanno evidenziato come le cooperative siano un importante mezzo per l’attuazione concreta del principio di sussiadiarietà.
Cuore del convegno è stata la relazione dell’Avv. Antonio Chirichetti, Docente di diritto amministrativo al Politecnico di Milano. Egli ha spiegato ampiamente la nuova disciplina degli appalti e citato vari esempi concreti di gare, nelle quali gli Enti Pubblici hanno dato applicazione alle novità legislative introdotte nel 2006. L’Avv. Chirichetti ha poi rilevato come, bandendo una gara, gli Enti in determinati casi possano non dare priorità al principio di economicità, ma garantire prioritariamente esigenze sociali, quali la tutela della salute, dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile ecc… L’Avv. Chirichetti ha altresì spiegato la nozione di “accreditamento” dell’azienda presso l’ente pubblico e la nozione di “laboratorio protetto” nella quale rientrano pienamente le Cooperative Sociali di tipo B.
E’ stata poi ceduta la parola a Fiorenzo Bruseghini, Presidente di Federlavoro Lombardia, il quale si è soffermato specificatamente sui problemi delle Cooperative di Produzione e Lavoro e sulle possibili soluzioni.
Nel corso del dibattito sono stati apprezzati gli interventi del Dott. Andolina, Segretario Generale del Comune di Varese, della Dott.a Consolaro Presidente del Consorzio Sol.co Varese, del Sig. Montalbetti Presidente di Ferdersolidarietà Varese, del Sig. Giromini Consilgiere Nazionale di Confcooperative.
Il Convegno si è concluso alle ore 13 con l’intervento del Direttore Regionale di Confcooperative Lombardia Aldo Pezzoni.
In conclusione Confcooperative Varese ritiene di aver contribuito seriamente a spiegare le opportunità aperte dalle nuova disciplina, ribadendo ancora una volta che, relativamente agli appalti, è necessario che gli Enti Pubblici, nella promulgazione dei bandi, diano priorità alla qualità dei servizi proposti. Le gare basate sul criterio del cosiddetto “massimo ribasso” determinano spesso un servizio scadente ed una penalizzazione dei lavoratori. È importante anche che le stazioni appaltanti effettuino controlli seri e rigorosi sulle giustificazioni prezzi relativamente alle cosiddette “offerte anomale”. E’ importante infine che gli Enti appaltanti tengano conto del fatto che la realtà del movimento cooperativo varesino è composta soprattutto di realtà medio piccole. Pertanto, per garantire la partecipazione alla gara delle aziende locali, è opportuno non imporre requisiti talmente restrittivi da consentire soltanto a poche aziende di carattere nazionale di partecipare alla gara.
a cura di "Confcooprative Varese
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