Torna a vivere l’Oratorio di Sant’Antonio da Padova

Il luogo di preghiera, ora restaurato, risale al primo Settecento ed è l'edificio storicamente più significativo di Borsano: mercoledì 13 sarà benedetto da mons. Manganini, arciprete del Duomo

Il 13 giugno alle
ore 20.30, a Borsano in via Cardinal Simone,

sarà benedetto l’Oratorio
di Sant’Antonio di Padova
.
 Con questo rito, celebrato dall’Arciprete del Duomo di
Milano, monsignor Luigi Manganini, si concludono i lunghi e complessi restauri
della settecentesca chiesa, voluti dal Parroco emerito don Enrico Merlo,
progettati e diretti dall’arch. Davide Candiani ed eseguiti anche con il
contributo economico di molti borsanesi e del Comune di Busto Arsizio.

 

La piccola chiesa fu costruita tra il 1717 e il 1719 per
volontà del principe Carlo Rasini accanto alla sua villa, è l’edificio più
notevole di Borsano, sotto l’aspetto storico ed architettonico, e custodisce
interessanti opere d’arte come il paliotto in scagliola di Pietro Solari (c.
1721), la pala d’altare e i due affreschi attribuiti a Giovanni Stefano Doneda
Montalti il Giovane (c. 1719-21), oltre alle decorazioni eseguite nel 1931 dal
pittore Vanzetti, con la collaborazione del borsanese Carlo Pargoletti, e ad una
statua lignea settecentesca del santo titolare.

 

Autori dei restauri artistici sono: Bruno Gandola per il
paliotto, Isabella Pirola per la pala, Maria Carla Bottini (Arte e Mestieri
s.n.c.) per le decorazioni pittoriche.

 

Il nuovo altare in marmi pregiati, su progetto dell’architetto
Candiani, è di Lando Falciai (Restauri Marmi e Scagliole, Firenze) e di
Stefania Gallazzi (Vetreria Toia) sono le nuove vetrate delle finestre, con gli
stemmi dei pontefici Clemente XI, in carica all’epoca della costruzione della
chiesa, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

 

Il ricupero dell’edificio si aggiunge ai lavori di
miglioramento del centro storico di Borsano ed è quindi ad indubbio vantaggio
non solo della Parrocchia e del quartiere, ma di tutta la città, che vede così
accresciuto il suo patrimonio artistico e storico.

 

La celebrazione avverrà nel giorno della festa di S.
Antonio di Padova, durante il quale la chiesetta rimarrà aperta per il consueto
rito della benedizione e distribuzione dei pani e per la raccolta alimentare
organizzata dalla Caritas di Borsano (anche nella chiesa parrocchiale). Dopo la
benedizione, i presenti si recheranno in processione alla parrocchiale per la
celebrazione della S. Messa.

 

Qui sarà possibile acquistare il libro “La Colomba e il Giglio” di Giovanni
Rimoldi, che narra la storia della famiglia Rasini e della chiesa: il ricavato
sarà destinato a completare gli arredi dell’Oratorio di S. Antonio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Giugno 2007
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