«Abbiamo preso le armi per difendere la libertà di tutti»
Domenica 11 novembre si è tenuta la commemorazione ufficiale per i caduti della Battaglia di San Martino e l'inaugurazione della mostra dedicata a quelle giornate
Giornata all’insegna della memoria quella di domenica 11 novembre per Cassano, piccolo borgo della Valcuvia proprio ai piedi del monte San Martino, dove tra il 13 e il 15 novembre 1943 il tenente colonnello Carlo Croce e i suoi uomini opposero un’aspra ed eroica resistenza contro i tedeschi, scrivendo una tra le pagine più importanti della Resistenza italiana. Il Comune ha scelto di commemorare il 64esimo anniversario della Battaglia di San Martino insieme alla ricorrenza del 4 novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate, dando vita ad una solenne e fastosa cerimonia ricca di rappresentanze ufficiali: presenti il prefetto di Varese Roberto Aragno, il senatore e presidente di Anpi Lombardia Antonio Pizzinato, il deputato Daniele Marantelli, l’assessore provinciale Claudia Colombo, i sindaci di numerosi comuni della provincia di Varese e diverse delegazioni dell’Anpi.
«I valori di libertà, unità e democrazia non possono essere considerati come acquisiti una volta per tutti – ha ricordato il sindaco di Cassano, Marco Magrini – perciò è importante custodire la memoria delle azioni di chi ha combattuto per essi anche a costo della propria vita». Valori irrinunciabili che il prefetto Aragno, massimo rappresentante del Governo in provincia, ha ricordato essere alla base della nostra società civile; i recenti episodi di recrudescenza del nazionalsocialismo in provincia di Varese, o di sfregio alla memoria storica come nel caso degli insulti all’anziano partigiano Angioletto Castiglioni, hanno spinto Marantelli a parlare di «allarme rosso in Lombardia», invitando tutte le forze democratiche ad una «controffensiva culturale», attraverso la memoria ma anche lanciando al prefetto la proposta di un comitato di ordine pubblico con la presenza di parlamentari. Tutti d’accordo nel ribadire l’importanza di sensibilizzare le giovani generazioni.
Domenica è stata anche inaugurata al teatro di Cassano la mostra Frammenti di memoria: San Martino zona d’onore, a cura del Comune e della Biblioteca di Cassano. In mostra fino al 25 novembre, la mostra è un percorso tra gli episodi della Battaglia di San Martino attraverso documenti ufficiali, foto, giornali e reperti provenienti dall’archivio di Alberto Croce (figlio del colonnello Croce, presente all’evento), Francesca Boldrini (autrice del libro "Se non ci ammazzan i crucchi…ne avrem da raccontare") e del giornalista Franco Giannantoni, in vista della nascita del museo sulla Resistenza che avrà sede proprio a Cassano.
Spazio anche alla multimedialità, con due video che raccontano la storia attraverso interviste a studiosi ma anche agli abitanti di Cassano che hanno vissuto quell’epoca. Significativo, proseguendo il discorso di sensibilizzazione dei giovani, il cortometraggio "Non è stato posto fango sul nostro volto", in cui alcuni ragazzini di Cassano si sono improvvisati attori, per raccontare la storia inventata di un gruppo di loro coetanei che alla vigilia della Battaglia di San Martino incontrano il colonnello Croce:, il quale regalerà loro il suo diario dando un’importante testimonianza sulla Resistenza.
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