Assaltava passeggeri soli sui treni: arrestato

La squadra mobile individua il rapinatore dei vagoni. Tre colpi in pochi giorni sulla tratta Varese - Gallarate

Assaltava con una lama i passeggeri dei treni, aspettava che fossero nel vagone da soli ed entrava in azione per pochi soldi e il cellulare. In un caso, secondo le accuse, ha anche “sequestrato” un ragazzino di 18 anni rinchiudendolo nel bagno del vagone, mentre il convoglio era a Castronno e stava dirigendosi verso la stazione di Varese.
Un episodio accaduto il primo di ottobre, e che segna l’inizio del trittico delle rapine, perpetrate da Roberto Petani, 33 anni, un ragazzo di Varese con diversi precedenti, tra cui alcuni proprio per piccole rapine ai treni.
In quell’occasione, Petani ha messo molta paura alla sua vittima: il ragazzino erano solo nel vagone, lui lo ha avvicinato e lo ha costretto a seguirlo, minacciandolo e puntandogli la lama. Poi lo ha tenuto fermo nel bagno dello scompartimento e, una volta arrivati a Varese, è sceso facendo perdere le proprie tracce. Un bottino magro: si è portato a casa il telefonino e 8 franchi svizzeri.
Il secondo colpo avviene il 4 ottobre: il rapinatore del treno, a Gazzada Schianno, individua un ragazzino di 13 anni, gli dice di avere un coltello e di essere pericoloso e il gioco è fatto: riesce a spillare 13 euro.
Più sostanzioso il bottino del 16 ottobre, quando il treno, che corre sempre nella stessa direzione, ha da poco lasciato la stazione di Gallarate. Avvicina un uomo di 44 anni e con una lama di forbice, nello scompartimento vuoto, gli chiede i soldi ricevendo circa 100 euro. 
Grazie alle testimonianze dei rapinati, la squadra mobile è riuscita a risalire a Petani, di cui in questura erano noti i precedenti. Segnalato al Sert, assuntore di eroina, è solito frequentare il centro commerciale Le Corti di Varese, dove ogni tanto si arrangerebbe con qualche piccolo furtarello. Così è stato anche nell’occasione dell’arresto, ieri pomeriggio, quando gli agenti lo hanno incontrato casualmente mentre aveva uno zaino in spalla. «L’ho trovato e sto andando a restituirlo» ha detto ai poliziotti. Era invece la borsa di addetto delle pulizie del magazzino; ha consegnato la borsa a un agente che in cambio gli ha dato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal Pm Sara Arduini.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2007
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